Michigan, uomo armato apre il fuoco a Kalamazoo contro la folla: almeno 6 morti, diversi feriti gravi...
Quattro diversi assalti, davanti ad un concessionario, per strada e in due parcheggi. A sparare un bianco di circa 60 anni a bordo di un Suv di colore blu che la polizia ora sta cercando. Tra le vittime anche un ragazzino di 8 anni. Almeno tre dei feriti versano in gravi condizioni, un quarto in fin di vita
dal nostro inviato FEDERICO RAMPININella serata delle primarie in Nevada e South Carolina, una nuova strage insaguina l’America. L’allarme terrorismo fa irruzione nella campagna elettorale, dove molti candidati hanno preso posizione su Isis, fondamentalismo islamico, nonché sulla diffusione delle armi da fuoco.La prima notizia arriva poco dopo la mezzanotte sulla East Coast, le 6 del mattino in Italia. Arriva dalla contea di Kalamazoo nel Michigan, la prima a darla è una tv locale affiliata al network Nbc News. Sei morti e tre feriti, è il primo bilancio di quella che la tv locale descrive come una “sparatoria a casaccio”. La fonte è il vice-sceriffo di contea Paul Matyas che parla di “scenario da incubo, qualcuno si aggira in auto sparando sulla gente”. Le vittime sarebbero state colpite in un ristorante della catena Cracker Barrel e vicino ad un concessionario auto della Kia. L’autore della strage viene descritto come un maschio bianco di mezza età, alla guida di un Suv. Né il vice-sceriffo né la Nbc inizialmente indicano un movente, politico o personale, per la furia omicida. Tra le vittime anche un bimbo di otto anni. Ci sono anche dei feriti, di cui uno in condizioni disperate e tre gravi.
La sparatoria evoca subito due temi roventi della campagna elettorale. C’è la minaccia del terrorismo islamista, che in America ha colpito ancora di recente: il 2 dicembre scorso a San Bernardino, in California, dove una coppia di islamisti uccise 14 persone. Proprio nei giorni scorsi quella strage è tornata all’attenzione nazionale – e ha provocato reazioni tra i candidati – quando l’Fbi e la magistratura (con l’appoggio dell’Amministrazione Obama) hanno chiesto ad Apple di decrittare l’iPhone dei due terroristi. Donald Trump ha lanciato la parola d’ordine “boicottare Apple” dopo il rifiuto dell’azienda di ottemperare alle richieste del giudice. Lo stesso Trump, così come il suo rivale Tred Cruz, hanno più volte accusato Obama di non avere combattuto con efficacia il terrorismo islamista.
L’altro tema più volte dibattuto nella campagna elettorale è l’accesso alle armi da fuoco. Per i repubblicani è un dogma, il diritto ad armarsi. Dopo la morte del giudice costituzionale Antonin Scalia, un falco repubblicano che sempre interpretato in modo intransigente il Secondo Emendamento sul porto d’armi, tutti i candidati repubblicani hanno auspicato l’ostruzionismo del Senato per impedire che Obama nomini un giudice democratico. Tra gli argomenti: il timore che una nuova maggioranza alla Corte suprema possa riaprire il dibattito sulle armi. Ma questo tema è scottante anche in campo democratico. Hillary Clinton ha rimproverato al suo rivale Bernie Sanders di non avere votato al Senato una proposta di legge (da lei appoggiata) per rendere i fabbricanti d’armi perseguibili per danni in occasione delle stragi...(R.it Esteri)
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