Israele e il sesso razziale Integralismi e scemenze...
Lo scrittore Amos Oz: 'Sesso tra ebrei e gentili, allora vietiamo la Bibbia'. Re Davide e Salomone sporcaccioni.
L’esclusione dai programmi scolastici di un romanzo che racconta una storia d’amore tra una israeliana e un palestinese apre il 2016 in quella terra che ha ben altri problemi di fronte. Ma a capo del ministero dell’istruzione c’è Naftali Bennett, capo del partito nazionalista Casa ebraica
Il ministero dell’istruzione in Israele ha sollevato un polverone nel mondo della cultura in quel Paese, escludendo dai programmi scolastici delle scuole superiori il libro di Rabinyan Dorit, pubblicato nel 2014 con il titolo ‘Gader Haya’. Il romanzo racconta la storia d’amore tra Liat, una traduttrice israeliana che vive a Tel Aviv, e Hilmi, un artista palestinese originario della Cisgiordania, e tocca il delicato tema delle relazioni d’amore tra ebrei e palestinesi.
Per giustificare la sua decisione, in contrasto con professori e docenti universitari, il ministero ha espresso il timore che il libro di Dorit Rabinyan possa “incoraggiare i matrimoni tra ebrei e non ebrei”, mettendo a rischio “la conservazione dell’identità” ebraica. Va ricordato che a capo del ministero c’è Naftali Bennett, capo del partito nazionalista Casa ebraica, che difende i suoi funzionari e la butta in politica per un fraseggio su soldati israeliani ‘sadici’ e paragonati ai terroristi di Hamas.
Il 1 gennaio anche lo scrittore israeliano Amos Oz è entrato nella controversia. “È necessario rimuovere dai programmi scolastici anche lo studio della Bibbia”, ha scritto ironicamente Amoz Oz sul quotidiano Yedioth Ahronoth. “In materia di relazioni amorose tra ebrei e gentili, i non ebrei, la Bibbia è un migliaio di volte più pericolosa del libro di Dorit Rabinyan”, ha scritto lo scrittore. “Re Davide e Salomone erano soliti accompagnarsi con straniere, senza preoccuparsi di verificare la loro nazionalità sulla carta di identità”, ha aggiunto Amos Oz.
Il ministro della pubblica istruzione ha negato che si sia trattato di un episodio di “censura”. “Chi vuole leggere il libro lo può acquistare”, ha detto il condiscendente Naftali Bennett, della Casa ebraica. Un consiglio che è stato seguito dagli israeliani: infatti in alcune librerie le vendite del libro hanno avuto un aumento del 50 per cento e l’editore ha annunciato una nuova ristampa. In Italia dubbio se arriverà prima la tradizione o la nuova ambasciatrice Fiamma Nirenstein voluta da Netanyahu...
(Ennio Remondino - RemoContro)
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