Migranti, altro naufragio nell'Egeo: 18 morti...
Il naufragio nella notte davanti alle coste occidentali turche. L'imbarcazione puntava all'isola greca di Kalymnos. 14 i superstiti.
Diciotto migranti sono
morti. Annegati in cerca di una vita migliore. Il bilancio di vittime è
provvisorio dato che i media turchi, come riferisce il sito del quotidiano
austriaco Der Standard, parlano di "almeno" 18 morti. Il naufragio è
avvenuto "nella notte" davanti alle coste occidentali turche e
l'imbarcazione puntava all'isola greca di Calimno. La Guardia costiera turca ha
potuto salvare 14 migranti provenienti da Siria, Iraq e Pakistan. Ieri quattro
profughi siriani, tra cui tre bambini, erano annegati nel naufragio di un
barcone partito dalla turchia e diretto all'isola greca di Farmaco (Farmakonisi)
Sono invece 14 i superstiti: siriani, iracheni e pachistani, sono
stati tratti in salvo dalla guardia costiera turca, come aggiunge l'agenzia
Dogan. Sono ricoverati in grave stato di ipotermia. Ma le loro condizioni sono
al momento giudicate "gravi" dalle autorità sanitarie. In base a una
prima ricostruzione elaborata sulle loro testimonianze, i migranti sono salpati
dalla località balneare turca di Bodrum, nel sud-est del Paese, a bordo di una
vecchia imbarcazione che si è capovolta a due miglia marine dalle coste turche.
I dati. Secondo l'Organizzazione
Internazionale per le Migrazioni (Oim), dall'inizio del 2015 sono oltre 650mila
i migranti che hanno preso il mare dalla Turchia per raggiungere le isole
greche. Nello stesso periodo sono oltre 500 le vittime di quella rotta, per la
maggioranza bambini. Proprio ieri, altri cinque piccoli sono morti in altri due
naufragi costati complessivamente otto morti sempre al largo della Turchia.
Numeri di una crisi umanitaria che ha portato giovedì scorso a una sorta di
mini summit europeo che ha riportato attorno al tavolo a Bruxelles otto Paesi
della Ue e la Turchia, dopo l'accordo raggiunto a novembre in base al quale
l'Unione si è impegnata a versare ad Ankara aiuti per 3 miliardi di euro in
cambio del suo impegno per un più stretto controllo delle frontiere e a
cooperare nella lotta contro le organizzazioni che speculano su quei viaggi
della speranza. La Turchia accoglie al momento sul suo territorio circa 2,2
milioni di rifugiati siriani.
(Globalist)
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