Notizie a colazione...






Le principali notizie estere, selezionate da Il Journal sui media internazionali, da accompagnare al primo caffè della giornata.
“La Russia non deve giocare con il fuoco”: Aljazeera riporta le parole del presidente turco Erdogan, che accusa la Russia di stare alzando i toni eccessivamente sull’abbattimento del jet russo avvenuto martedì. Putin minaccia il taglio di ogni rapporto commerciale con la Turchia e dalla Russia è anche arrivato un rifiuto alla proposta di Erdogan di parlare al summit sul clima di Parigi, poiché Ankara non avrebbe inoltrato le sue scuse al Cremlino, dopo l’abbattimento del jet. Per questo, il primo ministro turco Davutoglu ha pubblicato uno scritto conciliatorio sul Times of London- scrive la CNN nel quale dice che l’incidente del jet non è stato affatto “un atto contro un paese specifico”. Come suggerisce l’emittente statunitense, la richiesta di un meeting da parte di Erdogan e lo scritto di Davutoglu lasciano intravedere un tentativo di alleggerire la situazione per non subire ripercussioni troppo gravi nell’ambito degli affari economici tra i due paesi.
Usa, sparatoria a Denver: Il Washington post apre con la notizia di una sparatoria avvenuta alla clinica Planned Parenthood di Colorado Springs, in cui sono morti due civili e un poliziotto, mentre 9 sono le persone ferite. Robert Lewis, l’assassimo, ha fatto irruzione nella struttura forse con un kalashnikov, ma ancora non sono state accertate le ragioni del suo gesto. La Bbc sottolinea che la clinica è uno dei presidi più grandi e riconosciuti per quanto concerne l’aborto e i controlli delle nascite, ma non si comprende ancora se proprio questa fosse l’obiettivo della sparatoria.
La Francia cerca di convincere il Regno Unito ad intervenire in Siria: Il Guardianfa sapere che il presidente francese François Hollande ha inviato ieri una lettera, nella quale ha cercato di spiegare ai parlamentari inglesi, chiamati a decidere sull’intervento in Siria, perché sia necessaria adesso una guerra al terrorismo.
La Germania non vuole uno stato d’emergenza: Il Deutsche Welle scrive in apertura che non è stato trovato legame alcuno tra i fatti di Parigi di venerdì 13 e gli arresti che sono stati ordinati in Germania nei giorni successivi. È per questo che il ministro della Giustizia ha dichiarato di voler respingere con forza lo stato di allerta nel paese, che porta a vivere con paura e diffidenza.
A Parigi cresce la paura: Le Monde analizza in apertura le angosce e le paure di alcuni commercianti parigini, che ieri si sono radunati per scambiarsi le loro impressioni su questi giorni post attentati...
(Il Journal)

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