Siria: la storia di Amel, nata con frammenti di bomba in testa. "Era un bersaglio prima ancora di venire al mondo"...
Prima ancora di nascere, la piccola Amel era già un obiettivo. È venuta al mondo già ferita, con frammenti di proiettile conficcati nella fronte. La madre Amira è rimasta gravemente ferita in un bombardamento ad Aleppo, in Siria, mentre era ancora incinta. I medici dell’Aleppo City Medical Council la hanno praticato un cesareo d’urgenza appena arrivata in ospedale. In questo video diffuso dall’ospedale si vedono i medici muoversi attorno alla neonata pallidissima: per un attimo sembra senza vita; poi però, una volta rimosse le schegge, la piccola inizia a piangere e a muoversi.
Amel – che in italiano significa Speranza – sta bene. Anche la sua mamma se l’è cavata. Un successivo post condiviso su Facebook da M1hospital mostra Amira e Amel fuori pericolo.
Secondo quanto riporta la Cnn, Amira e i suoi tre bambini più grandi sono rimasti feriti in un attacco aereo il 18 settembre scorso. Il personale medico ha attribuito la responsabilità al regime di Bashar al-Assad. Ad Aleppo i bombardamenti sono ormai all’ordine del giorno. La città siriana è divisa tra guerriglieri dell’opposizione, combattenti curdi e forze governative. I bombardamenti sono iniziati con l’intensificarsi della guerra civile alla fine del 2013: aree residenziali, mercati, stazioni degli autobus, scuole e ospedali sono stati colpiti con attacchi aerei e barili bomba.
“Non era ancora venuta al mondo quando è stata colpita”, ha detto a proposito di Amel il dottor Mohammed Tabbaa, membro della Syria Expatriate Medical Association (SEMA). “Purtroppo questa è la situazione. Spero solo che possa avere un futuro migliore”...
(L'Huffingthon Post)
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