Isis: i malati di Aids costretti a diventare kamikaze...




Questa malattia è sempre più diffusa a causa della promiscuità sessuale.



Kamikaze: è questa la fine che fanno i malati di Aids nei paesi governati dall'Isis. Lo Stato islamico è spietato anche coi suoi miliziani. I malati vengono obbligati a diventare terroristi suicida. 

Questo destino dovrebbe toccare a 16 terroristi che sono stati contagiati in Siria dopo aver avuto rapporti sessuali con due donne marocchine, a loro volta infettate dopo essere diventate 'schiave sessuali' dello Stato islamico. I 16 ora vivono isolati in un centro di quarantena.

"Molti dei contagiati sono combattenti stranieri che sono stati con le due donne", si legge. Le due donne sarebbero riuscite a mettersi in salvo dall'Isis fuggendo in Turchia. Secondo il Daily Mail Online la diffusione del virus hiv sta diventando un problema molto grave tra i militanti islamici che ovviamente non prendono le adeguate precauzioni. 

Lo scorso giugno, un combattente indonesiano era stato condannato a morte e decapitato in pubblico dai suoi stessi compagni, dopo aver trasmesso la malattia (di cui era al corrente) alla sua 'schiava del sesso', una 15enne prigioniera yazida. L'uomo aveva anche donato il proprio sangue infetto a un ospedale controllato dall'Isis e aveva così fatto ammalare un combattente egiziano, sottoposto a una trasfusione con il suo sangue, e due guerriglieri sauditi che avevano stuprato la 15enne...
(Globalist)

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