Nigeria al voto, Boko Haram attacca i seggi: "Vi avevamo avvertito di non votare, vi uccideremo tutti"...





Attacchi di Boko Haram ai seggi elettorali, nel giorno in cui milioni di nigeriani sono chiamati alle urne per eleggere presidente e Parlamento. Due civili sono stati uccisi in un villaggio nel nord-est della Nigeria, ma la polizia è riuscita a respingere gli aggressori. "Sparavano in aria e gridavano: 'vi avevamo avvertito di non votare, vi uccideremo tutti", ha raccontato al telefono all'agenzia Dpa Umar Hammaga, residente del villaggio di Shole, nello stato di Gombe. La polizia, ha poi aggiunto Hammaga, è riuscita a riportare l'ordine, permettendo la ripresa delle operazioni di voto.
L'attacco è arrivato dopo che, alle prime ore di stamane, diverse persone sono state uccise in un assalto a Barutai, nello Stato di Borno. Un residente, Umar Muhammad, all'agenzia di stampa 'Dpa' ha riferito che gli uomini dell'organizzazione terroristica hanno preso d'assalto il villaggio e ucciso un numero imprecisato di persone. "Ci sono pesanti perdite, ma per il momento non posso fornire un numero preciso", ha aggiunto Muhammad.
Lunghe code si sono formate davanti ai 150mila seggi elettorali in tutto il Paese, il più popoloso dell'Africa dove 68,8 milioni di persone sono chiamati oggi a eleggere i membri delle due camere del Parlamento e il nuovo presidente. Per vincere le presidenziali al primo turno serve più della metà dei voti, oltre ad almeno il 25% in almeno due terzi dei 36 stati che compongono la Nigeria. Altrimenti vi sarà il ballottaggio fra i due primi arrivati. Al momento l'esito appare incerto, con i sondaggi che prevedono un testa a testa fra il presidente uscente Goodluck Jonathan e l'ex generale golpista Muhammadu Buhari.
Sono 360mila i poliziotti che sono stati dispiegati per garantire la sicurezza delle elezioni, dopo che il voto, originariamente previsto per il 14 febbraio, è slittato a oggi proprio a causa della minaccia di Boko Haram. Oltre ai due attacchi a Shore e Barutai, vi è stata l'esplosione di un'autobomba presso un seggio a Enugu, capoluogo dell'omonimo Stato. Lo ha reso noto Dan Bature, capo locale della polizia, aggiungendo che non ci sono state vittime e che le operazioni di voto sono proseguite. Voto che viene monitorato da 50 osservatori dell'Unione africana e una squadra di otto analisti e 30 osservatori dell'Unione europea. Per ridurre i rischi di frode, vengono usate per la prima volta delle carte d'identità biometriche, una novità che ha provocato rallentamenti in molti seggi per motivi tecnici...
(Adnkronos)

Commenti

sinforosa c ha detto…
Seguo con trepidazione queste elezioni, speriamo in bene.
Grazie per quello che ci racconti
sinforosa

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