Libia, avanza la minaccia dell'Isis Confermata la morte dei 21 copti rapiti. Bombe su colonna dello Stato islamico. Preso anche un ospedale....





Il parlamento libico ha confermato la morte dei 21 egiziani copti rapiti dall'Isis a Sirte a gennaio. Lo ha riferito la tivù di Stato citata dal Daily News Egypt su Twitter.
Nei giorni scorsi i media egiziani avevano riferito che l'Isis aveva sgozzato i 21 copti, ma il Cairo non aveva dato conferma.
libici non-riconosciuti dalla comunità internazionale ma impegnati in colloqui sotto l'egida dell'Onu con il governo legittimo di Tobruk.
BOMBE SU COLONNA ISIS. Fonti militari libiche hanno riferito che una colonna dello Stato islamico che si dirigeva verso il giacimento petrolifero di Al Zahram a sud-est di Sirte, è stata bombardata da aerei dell'aviazione libica tra il 13 e il 14 febbraio. Gruppi armati armati però sono riusciti ad incendiare una stazione di servizio nei pressi del giacimento. I dipendenti dell'impianto di estrazione sono stati evacuati, aggiungono le fonti.
MEDIA: PRESO ANCHE UN OSPEDALE. Media libici hanno anche fatto sapere che dopo alcune radio e tivù, a Sirte l'Isis avrebbe preso possesso anche dell'ospedale Ibn Sina. Un convoglio militare con bandiere dello Stato islamico ha circondato l'ospedale difeso dalle milizie islamiche del Central Libya Shield e hanno ottenuto lo sgombero del nosocomio. I pazienti sono stati portati a Misurata, dove è basata la milizia, e sull'edificio sventolerebbe ora la bandiera nera dello Stato islamico ma l'informazione non è confermata.
12 MORTI IN SCONTRI CON L'ESERCITO. Segno di divisione fra i governi di Tobruk e Tripoli nonostante l'avanzata dell'Isis, 12 miliziani islamici della coalizione Fajr Libya sono rimasti uccisi e altri 20 feriti in scontri con l'esercito regolare libico a un posto di frontiera con la Tunisia, quello di Ra's Ajdir, sulla costa. Fajr Libya è de facto al potere a Tripoli, sede del parlamento e dell'esecutivo...
(Lettera 43)

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