L'annuncio dell'Isis di morte ostaggio Usa suscita dubbi Sito che ha dato notizia: jihadisti vogliono incolpare Giordania...





 (askanews) - Suscita immediati dubbi l'annuncio da parte dell'Isis dell'uccisione della giovane cooperante americana durante un raid aereo della Giordania sulla provincia siriana di Raqqa. Ed è lo stesso portale Site, che monitora i siti jihadisti e ha diffuso per primo la notizia, a mettere in un tweet della responsabile di Site, Rita Katz, il dubbio che l'ostaggio americano, Kayla Jean Mueller, possa essere stata uccisa dagli stessi estremisti dell'Isis per poi riversare la colpa sulla Giordania.
Site pubblica anche il testo del comunicato dell'Isis, che punta il dito contro "l'aviazione fallita della Giordania" per la morte della giovane, di cui peraltro non vi sono prove, hanno immediatamente fatto notare gli Stati Uniti, con un veloce intervento di una portavoce del Dipartimento di Stato.
"La coalizione criminale dei crociati ha bombardato un sito nelle vicinanze di Raqqa oggi a mezzogiorno, mentre la gente era impegnata nella preghiera del venerdì - ha riferito lo Stato islamico, secondo il testo riportato da Site - gli attacchi sono stati incessanti sulla stessa località per oltre un'ora. Allah ha deluso il loro tentativo e ha respinto la loro astuzia, e nessun mujaheddin è rimasto ferito nel bombardamento e per questo ogni lode va ad Allah".
Il messaggio si conclude con la "conferma dell'uccisione di una donna americana, ostaggio, a causa delle bombe sganciate sul sito, e si tratta di Kayla Jean Mueller".
Inevitabili i dubbi sulla veridicità della dinamica descritta e sulla possibilità che l'Isis tenti piuttosto di incolpare la Giordania, che dopo la barbara uccisione del suo pilota arso vivo ha condotto bombardamenti su postazioni dello Stato islamico.

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