Yemen: gli Houthi sparano sulla folla...





Gli Houthi, il gruppo sciita che ha preso il potere in Yemen, stanno usando la forza contro le manifestazioni di protesta. Nella capitale Sanaa, infatti, si erano riunite migliaia di persone per protestare contro il mancato intervento delle Nazioni Unite sulla crisi politica e militare.

La situazione in Yemen 

I cortei sono stati repressi con spari sulla folla, lasciando intendere che gli Houthi (qui l’articolo che descrive chi sono) non sono disposti al dialogo. Lo Yemen, dunque, rischia di vivere un’escalation di violenza, visto che finora gli sciiti – ora al potere – erano una minoranza rifugiata al nord del Paese, sostenuta dalla Repubblica islamica iraniana.
L’avanzata può pertanto determinare uno scontro con i sunniti, senza dimenticare in tal senso la presenza dell’organizzazione sunnita Aqap, Al Qaeda della Penisola Arabica, che ha ricoperto un ruolo di primo piano nell’organizzazione degli attentati di Parigi.
Inoltre, il Movimento per il Sud ha annunciato che non parteciperà ai negoziati per la formazione del nuovo governo, in quanto chiede l’indipendenza da Sanaa. Lo Yemen, quindi, dopo 25 anni di unità potrebbe di nuovo spaccarsi. «Il movimento Houthi ha il controllo politico e fintanto che detengono il presidente e altre figure agli arresti domiciliari non ha senso parlare di negoziati», ha spiegato il reporter di Al Jazeera, Jamal Elshayyal, in riferimento alla situazione.
L’ex presidente, Abd-Rabbu Mansour Hadi, è sostanzialmente agli arresti domiciliari dopo la deposizione degli Houthi. In questo quadro si staglia sul fondo la figura di Ali Abdullah Saleh, rovesciato dopo le rivoluzioni legate alla Primavera araba, e ora primo sponsor occulto della fazione sciita...
(Il Journal)

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