Terrorismo, Europa sotto assedio Terroristi arrestati vicino all'Italia. Caccia alle 'cellule dormienti'. Blitz e fermi da Parigi a Berlino. Preso il complice di Coulibaly....



Dalla Francia al Belgio, per arrivare alla Germania e anche all'Italia, con due jihadisti fermati al confine, mentre si apprestavano a entrare nel Paese dal valico del Frejus.
L'allarme terrorismo è uscito da Parigi dopo l'attacco aCharlie Hebdo, e mette paura a tutto il Vecchio Continente. Secondo i media Usa, ci potrebbero essere fino a 20 cellule jihadiste dormienti pronte a colpire ancora l'Ue.
Nel giorno dei funerali del direttore di Charlie Hebdo, c'è stata una vasta offensiva delle forze di polizia in tutta Europa.
PRESO COMPLICE COULIBALY.  Una svolta è arrivata in Francia, dove le indagini della polizia hanno stretto il cerchio intorno al gurppo jihadista che ha aiutato i fratelli Kouachi e Amedy Coulibaly a compiere la strage di Charlie Hebdo e quella nel supermercato kosher. Proprio per quest'ultimo attentato, è stato arrestato in una banlieue parigina un complice di Coulibaly, che gli avrebbe fornito supporto logistico e un'automobile.
GENTILONI: ALLARME IN ITALIA È 7 SU 10. Inoltre è emerso che i due cittadini belgi arrestati in Francia la sera del 15 gennaio erano in fuga verso l'Italia e sono stati bloccati dalla polizia francese al confine, nella regione di Chambéry, su segnalazione di quella belga.
«Da uno a 10 l'allarme terrorismo in Italia è attorno al 7», ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
CYBERATTACCO AI SITI DEI MEDIA FRANCESI. L'allerta nella capitale francese è massima. Prima (attorno alle ore 8 del mattino del 16 gennaio) il falso allarme per due pacchi sospetti che hanno portato l'evacuazione della Gare de l'Est. Poi lo stop al funzionamento di diversi siti di media francesi, caduti fuori uso per quello che è sembrato un attacco informatico. La radioFrance Inter, il sito di informazione Mediapart, il sito 20minutes e anche Le Parisien - fra gli altri - risultano tutt'ora irraggiungibili.

Operazione in Belgio, 13 persone arrestate

Dopo lo scontro di Bruxelles di giovedì 15 gennaio, nel quale in cui due terroristi sono rimasti uccisi e un altro lievemente ferito, in Belgio la polizia ha smantellato una pericolosa cellula terroristica. Secondo quanto emerso, l'obiettivo degli jihadisti era compiere un attentato a breve termine contro le forze dell'ordine («questione di giorni se non di ore, ha spiegato in conferenza stampa la procura dopo il blitz)».
VOLEVANO DECAPITARE UN VIP. E progettavano il rapimento e la decapitazione un personaggio famoso. Nel blitz coordinato delle forze dell'ordine, 13 persone sono state arrestate in varie città.
La minaccia ha fatto scattare l'allerta terrorismo in Belgio che è stata alzata a livello 3, ovvero grave, e ha portato alla chiusura delle scuole ebraiche e di alcune stazioni di polizia.
CECENI ARRESTATI IN GERMANIA. Paura anche in Germania. Le forze dell'ordine tedesche hanno arrestato due sospetti islamisti che stavano reclutando combattenti, acquistando attrezzature e raccogliendo fondi per l'Isis in Siria.

Media Usa: in Europa fino a 20 cellule dormienti

Ci potrebbero essere fino a 20 cellule jihadiste dormienti in Europa pronte ad agire in Francia, Germania, Belgio e Olanda. In tutto sarebbero composte da 120-180 uomini. È quanto affermano fonti dell'intelligence occidentale alla Cnn, che parlano in particolare di «minaccia imminente» di attacchi in Belgio e in Olanda.
RAGAZZA FERMATA A STANSTED. Una ragazza di 18 anni è stata arrestata per terrorismo all'aeroporto di Stansted, quello vicino a Londra dove fanno scalo in particolare i voli low-cost. Ne dà notizia la Bbc. È stata fermata dagli agenti di Scotland Yard dopo che il suo volo era arrivato allo scalo londinese.
FERITO FOTOGRAFO PACHISTANO. Intanto un fotografo pachistano dell'agenzia Afp è stato gravemente ferito durante scontri a Karachi fra manifestanti che protestavano contro la pubblicazione di vignette satiriche su Maometto da parte di Charlie Hebdo e la polizia. Lo riferisce DawnNews Tv. Negli incidenti anche un altro giornalista è rimasto ferito...
(Lettera 43)

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