Kobane, i curdi ammassano decine di corpi jihadisti lungo le strade...
Continuano ad imperversare gli scontri intorno alla città strategica di confine Kobane, scontri che hanno lasciato una lunga scia di sangue. Quello che le immagini mostrano sono i corpi di decine di militati dell'ISIS tutti distesi e messi in fila lungo una strada di Halimice, villaggio ad est della città, ad opera dei combattendi curdi. Una sorta di monito, dopo che proprio le forze curde, il 26 di gennaio, avevano riconquistato la città infliggendo un colpo "simbolico" ai jihadisti, i quali hanno però preso grandi porzioni di territorio, in tutta la Siria e l'Iraq, durante la loro offensiva.
Altri 20 militati islamici sono stati uccisi sulle colline ad ovest di Kobane, come conferma il direttore del Syrian Observatory for Human Rights, Rami Abdel Rahman: "Diciannove membri dell'ISIS sono stati uccisi nello scontro contro le unità di protezione civile curde (YPG) sulle colline che circondano Manaz ad ovest di Kobane. Altri tre jihadisti sono morti nei villaggi ad est, mentre un altro è stato preso in ostaggio. L' YPG è anche riuscito a riprendere cinque villaggi intorno al confine questa settimana il cui gruppo con sede, in Gran Bretagna, si basa su una rete di fonti interne della Siria." Il gruppo dello Stato islamico però controlla ancora centinaia di villaggi della zona.
Nonostante la riconquista purtroppo però la città, conosciuta con il nome arabo Ain al-Arab, ormai non è che un ammasso di edifici distrutti e combattenti armati che si aggirano per le sue strade. La presenza di tale devastazione e ancora di diversi cecchini fanno pensare, sebbene la minaccia jihadista sia stata momentaneamente allontanata, che i residenti non potranno tornare tanto presto alle loro case, infatti molti sfollati si stanno dirigendo nel recente campo profughi allestito in Turchia...
(ArticoloTre)
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