Goslar: la città tedesca che chiede aiuto agli immigrati...





Una simile proposta non la si aspettava certo da una città tedesca. Dopo le dimostrazioni di HoGeSa (Hooligans contro i salafiti) e PEGIDA (Patrioti Europei contro l’islamizzazione dell’Occidente) scesi nelle piazze tedesche contro il lassismo della politica e dei media nei confronti dell’immigrazione massiccia verso la Germania sembrava che la questione immigrazione fosse divenuta uno di quei tabù di cui non dover discutere almeno per un po’ di tempo.
Goslar_in_GS.svgE invece arriva in queste ore la proposta diOliver Junk, sindaco di Goslar, cittadina della Bassa Sassonia al centro-nord del paese, patrimonio dell’ Unesco per le sue case cinquecentesche costruite con travi di legno, di accogliere gli immigrati richiedenti asilo, che alla fine del 2014 hanno raggiunto quota 200. 000.
L’obiettivo di Junk, esponente conservatore del Partito democratico cristiano, è quello di sposare la solidarietà con anche la possibilità di far crescere il proprio paese, ormai sulla strada giusta per diventare una vera ‘città fantasma’, visto il rapido invecchiamento che ha toccato alla popolazione di Goslar, così come a quella di tutta la Germania, dove il tasso di natalità si attesta tra i più bassi al mondo.
La sua controversa proposta lo ha subito reso celebre come ‘il sindaco che vuole aumentare il numero dei richiedenti asilo’, ma evidentemente non tutti ne vanno fieri. L’ondata d’intolleranza verso gli immigrati nel paese sta raggiungendo livelli altissimi, tanto che è di poche settimane fa la proposta dell’ala bavarese dell’Unione-Cristiano Sociale, la CSU, di obbligare gli immigrati in Germania a parlare tedesco, anche nelle loro dimore, con le loro mogli o i loro figli.
Ma la soluzione di Junk potrebbe aiutare le sorti dei rifugiati in terra tedesca. Attualmente infatti c’è una regola generale che stabilisce la ‘distribuzione’ degli immigrati nelle città: più grandi sono, più immigrati ci andranno. Ad Amburgo e a Berlino la situazione è al collasso infatti. Veri villaggi- container stanno nascendo al di fuori dei confini cittadini per accogliere i nuovi arrivati.
Ecco che allora una cittadina come Goslar, la cui popolazione di 50.000 persone è scesa a 4.000 negli ultimi dieci anni a causa delle morti per vecchiaia e di coloro che si spostano nelle città più grandi e dove le scuole hanno chiuso poiché erano terminati i giovani a cui insegnare, potrebbe cambiare il futuro dell’immigrazione in Germania e dare una grande lezione all’accoglienza europea...
(Il Journal)

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