Diana, la kamikaze di Istanbul che indossava la minigonna...



Ha vissuto all' "occidentale" fino a quando ha conosciuto in chat il norvegese ceceno. Entrambi partono per la Siria, lei resta incinta, lui muore. Poi la decisione di farsi esplodere davanti ad una stazione di polizia ad Istanbul.



Si chiamerebbe Diana Ramazanova la giovane kamikaze che si è fatta esplodere il 6 gennaio davanti ad una stazione di polizia nel Sultanahmet, quartiere storico e turistico di Istanbul. A rivelarlo sono i media turchi, che hanno ricostruito la storia della donna, diciottenne incinta di origine cecena nata il 10 gennaio del 1996 nel Daghestan. Da piccola si trasferisce con la madre e il patrigno a Mosca, torna nel Daghestan per diplomarsi e poi di nuovo nella capitale russa. All'apparenza la giovane aveva sempre mostrato di apprezzare lo stile occidentale, tanto che il patrigno, con cui non era mai andata d'accordo, la descrive con parole e ragioni non lontane da quelle che avrebbe potuto sostenere un miliziano dell'Isis: "una depravata [che] indossava sempre gonne cortissime e io spesso la rimproveravo per questo suo modo di vestirsi. Non era religiosa, poi qualcosa è cambiato".
Il cambiamento impresso alla vita della giovane avrebbe nome e volto. Si tratterebbe di Abu Aluevitsj Edelbijev, norvegese di origine cecena con cui chatta e che poi conosce in turchia a maggio del 2014. Da allora gli abiti diventano quelli tradizionali dell'Islam, mentre la gonna appartiene solo ad un lontano ricordo. L'uomo si arruola nella gila dei jihadisti e viene ribattezzato Idris; lei lo segue in Siria e diventa Sumeyra. Il 26 dicembre Abu Aluevitsj Edelbijev muore in combattimento; lei decide di tornare, attraverso il confine tra Siria e Turchia poi, non si sa con quali soldi, prende un taxi che attraversa mille chilometri che da Gaziantep la porta ad Istanbul. Per undici giorni soggiorna al Kadikoy Bade Hotel, poi l'attentato con un esplosivo che non si sa ancora se fosse un carico partito con lei dalla Siria o se invece se lo sia procurato nella città turca. Poi la fine: l'attentato di Sultanahmet, che uccide lei e un poliziotto e ferisce un altro agente.

(Fanpage)

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