Onu, dall'Isis crimini contro l'umanità. Offensiva Iraq Esercito di Baghdad riconquista citta' strategica di Baiji...
(di Alberto Zanconato) (ANSAmed) - BEIRUT - Uomini, donne e bambini decapitati e lapidati nelle pubbliche piazze, soprusi sulle minoranze, in particolare cristiani, sciiti e curdi, donne della comunita' Yazidi vendute come schiave sessuali. Sono alcune delle atrocita' contestate all'Isis dalla Commissione d'inchiesta dell'Onu sulla Siria, che oggi, in un rapporto presentato a Ginevra, ha accusato i comandanti dello Stato islamico di "crimini di guerra e crimini contro l'umanita'", chiedendo che vengano processati davanti alla Corte penale internazionale (Cpi).
Intanto sul terreno i jihadisti hanno subito una delle piu' gravi sconfitte strategiche dall'inizio della loro offensiva in Iraq e Siria, nel giugno scorso, con l'esercito di Baghdad che ha riconquistato la citta' di Baiji, 200 chilometri a nord di Baghdad, vicino alla piu' grande raffineria del Paese. Nel documento della Commissione delle Nazioni Unite, presentato dal suo presidente, il giurista brasiliano Paulo Pinheiro, si afferma che l'Isis "ha fatto uso calcolato di brutalità in pubblico e dell'indottrinamento per ottenere la sottomissione della popolazione". La relazione, che peraltro si limita alle violazioni nel territorio siriano, è stata elaborata in base a 300 testimonianze di prima mano ed altre informazioni.
Nei territori occupati dove vivono comunità etniche o religiose diverse da quella sunnita, cui appartiene l'Isis, "le minoranze sono state costrette ad assimilarsi o a fuggire", accusa il rapporto. Tra gli orrori descritti, quello subito dalle donne e ragazze della minoranza yazidi alcune delle quali, dopo essere state rapite in Iraq in settembre, sono state condotte in Siria e vendute come schiave sessuali. Secondo l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), sono state almeno 300 le donne che hanno subito questa sorte nell'agosto scorso, con molte di loro vendute come 'mogli' per mille dollari l'una a miliziani dello Stato islamico. Ma l'Ondus afferma di avere potuto verificare la riduzione in schiavitu' anche di almeno sei donne sunnite mogli di ufficiali siriani della base della 17/a Divisione dell'esercito caduta nelle mani dei jihadisti nella provincia di Raqqa. Per quanto riguarda l'Iraq, la riconquista di Baiji da parte delle forze lealiste, appoggiate da milizie sciite, da clan tribali sunniti fedeli al governo e dai raid aerei della Coalizione internazionale a guida Usa, dovrebbe consentire a Baghdad di rompere l'assedio dei jihadisti in corso da mesi intorno alla raffineria distante una decina di chilometri, che prima dell'offensiva dell'Isis dell'estate scorsa assicurava la meta' dei prodotti derivati dal petrolio del Paese. Quattro attacchi aerei della Coalizione sono stati compiuti secondo l'Ondus negli ultimi due giorni anche sulle postazioni dello Stato islamico intorno alla citta' di Kobane, in Siria, dove le forze curde locali continuano a resistere ai jihadisti.
La stessa ong da' notizia della decapitazione nell'est della Siria da parte dell'Isis di un suo alto dirigente riconosciuto colpevole di "appropriazione indebita di denaro pubblico". Le fonti citate dall'Ondus precisano che l'uomo, di cui non sono state diffuse le generalità, era siriano ed è stato decapitato nella piazza pubblica di Mayadin, cittadina a ridosso del confine con l'Iraq.
Commenti