Kenya: la strage sul bus nell’attentato di Mandera...





Un assalto di uomini armati a un bus ha provocato la morte di almeno 28 persone. Il brutale attentato è stato compiuto in Kenya, alle prime ore del mattino di sabato 22 novembre, dagli estremisti islamici di al-Shabaab, nei pressi della città di Mandera, posta al confine tra la Somalia e l’Etiopia (come si vede dalla cartina di al Jazeera). Il gruppo legato ad Al Qaeda, dunque, è tornato a colpire, dimostrando di aver superato lo shock per l’uccisione del leader storico Ahmed Godane (qui l’articolo che racconta chi era il capo carismatico dell’organizzazione terroristica).

La dinamica dell’attentato

Mandera
Il capo della Polizia di Mandera, Noah Mwivanda, ha raccontato come sono andati i fatti. «28 viaggiatori innocenti sono stati brutalmente uccisi dai miliziani di al-Shabaab, dopo che l’autobus su cui viaggiavano è stato dirottato e portato alcuni metri fuori dalla strada principale», ha spiegato l’uomo. Tra le vittime c’erano anche due agenti di polizia di ritorno dalle ferie.
Le forze di sicurezza del Kenya stanno ora raggiungendo l’area per cercare gli autori dell’assalto. Gli uomini di al Shabaab hanno diviso i passeggeri in due file, i musulmani e gli ‘infedeli’, ossia le persone di diversa religione. Dopodiché hanno portato a termine l’efferata esecuzione di 28 ‘miscredenti’ sull’autobus, tornando in territorio somalo: il confine dalla scena dell’attentato è lontano solo 4 chilometri.

I precedenti di al-Shabaab in Kenya

Al-Shabaab è ricordato in Kenya per un attentato ancora più sanguinoso, condotto con modalità simili, al Westgate di Nairobi, la capitale keniana, il 21 settembre 2013. Il bilancio (le cifre ufficiali non sono mai state comunicate) fu di 68 morti e circa 200 feriti con feroci combattimenti tra i militari e i guerriglieri islamisti.
L’organizzazione terroristica, ritenuta tra le più pericolose al mondo, aveva subito pesanti perdite nell’offensiva condotta in Somalia, in cui – come detto – era morto il leader Godane. Tanto che alcuni analisti avevano dato in disfacimento il gruppo, che invece ha dimostrato di poter ancora colpire con forza, uccidendo decine di persone innocenti.

(Il Journal)

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