Libia, scontri a Bengasi: miliziani jihadisti uccisi Le forze di Stato hanno bombardato il gruppo Ansar al Sharia. «Gravi perdite»....
Sono scoppiati nuovi violenti combattimenti allo scalo Benina di Bengasi, in Libia, tra i jihadisti del gruppo islamico Ansar al Sharia e le forze speciali di Khalifa Haftar, filo-governative.
Secondo un portavoce dell'esercito, Mohamed Hegazi, sono almeno 16 i miliziani fondamentalisti rimasti uccisi, tra loro «anche alcuni maliani».
«GRAVI PERDITE». La mattina del 15 ottobre l'ex generale di stato aveva annunciato una controffensiva agli attacchi degli estremisti. I caccia hanno iniziato a bombardare immediatamente Ansar, causando «gravi perdite» tra i miliziani, come ha riferito l'agenzia egiziana Mena. I morti si aggiungono alle 7 vittime e ai numerosi feriti a causa dello scoppio di un'autobomba, avvenuto il 14 ottobre nei pressi dello scalo. Quasi nello stesso momento, i raid libici hanno colpito anche Derna, città di 80 mila abitanti a Ovest di Bengasi, dove, appena una settimana prima, un convoglio di pickup armati con la bandiera dell'Isis ha fatto sfoggio di forza sfilando nelle vie della città.
VESCOVO: «COMBATTIMENTI OGNI GIORNO». Per le strade di Bengasi la situazione è drammatica, secondo quanto riferito dal vicario apostolico della città, mons. Sylvester Carmel Magro. «La popolazione è chiusa in casa», ha dichiarato il religioso all'agenzia vaticana Fides, «mentre sono in corso combattimenti nelle zone periferiche della città. I bombardamenti sono iniziati nella prima mattina di oggi, ha riferito Magro, sottolineando come, a Bengasi, i combattimenti tra le diverse fazioni siano all'ordine del giorno.
AEREI EGIZIANI PARTECIPANI AI RAID. Secondo il Daily Mail, citando fonti governative egiziane e libiche, «aerei egiziani hanno bombardando postazioni dei jihadisti in Libia, a Bengasi».
I velivoli sarebbero guidati da piloti libici. Dal Cairo però non c'è alcuna conferma ufficiale.
(Lettera 43)
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