I TEDESCHI DELL'ISIS E LE TORTURE IN SIRIA. UN 15ENNE ALLA BILD: "TRATTATI DA ANIMALI"...





Uno dei paesi che più drammaticamente sta vivendo una fuga di propri cittadini per arruolarsi nell'Isis è sicuramente la Germania.
Otto jihadisti, partiti dalla Germania per combattere al fianco dello Stato islamico (Isis) in Siria e in Iraq, si sarebbero fatti esplodere in altrettantiattentati terroristici contro obiettivi civili e militari, secondo il Tagespiegel, che cita fonti dell'intelligence tedesca; mentre il tabloid Bild raccoglie la testimonianza di un 15enne siriano fuggito in Turchia, che dice di essere stato picchiato e torturato da tedeschi membri dell'Isis

Si moltiplicano, sulla stampa tedesca, le notizie riguardanti estremisti islamici collegati con l'Isis in Germania, o sugli jihadisti che hanno raggiunto Siria e Iraq per impugnare le armi dello Stato islamico. Secondo il Tagesspiegel domenica si sarebbe fatto esplodere l'ultimo attentatore suicida, Abu Sara al Almani. L'uomo avrebbe condotto un attentato contro miliziani curdi nella regione autonoma nel nord dell'Iraq.
Si chiama invece Bozan il 15enne di Kobane intervistato da Bild in Turchia, al confine con la Siria. Il ragazzo, sguardo triste e voce incerta, racconta in un video di essere stato catturato insieme ad altri minori e di essere statorinchiuso in una scuola. «Ci picchiavano spesso, ci hanno trattato come animali. Non posso descrivere i maltrattamenti», compreso l'elettroshock. E ancora: «Ci hanno mostrato video di decapitazioni e di come venivano tagliate le mani».
Secondo la testimonianza di Bozan c'erano a guardia della scuola almeno undici tedeschi. «Tre ci tenevano sotto controllo. Uno era particolarmente grosso e ci picchiava molto, molto spesso», aggiunge il ragazzo. Solo una settimana fa è arrivata la fine della prigionia. «Avevano paura dei caccia Usa che ci giravano sopra e alla fine ci hanno liberati». Probabilmente anche per uno scambio con dei prigionieri dell'Isis catturati dai curdi, scrive il tabloid.

(Leggo)

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