Ebola, come evitare il contagio Le palestre non sono pericolose. I bagni pubblici sì. Il sudore non è una minaccia. Nello sperma il virus sopravvive 90 giorni. Le domande sul virus....





di Sara Pinotti

L'ebola continua a spaventare l'Europa. L'ultimo decesso, il 14 ottobre, è stato quello di undipendente Onu nell'ospedale di Lipsia, in Germania. L'uomo, 56enne, proveniva dalla Liberia.
Mentre i governi stanno mettendo a punto misure dicontrollo negli aeroporti, come la misurazione della temperatura a chi proviene da un Paese considerato pericoloso (Guinea, Liberia e Sierra Leone in primis), i cittadini si allarmano.
Per evitare inutili psicosi, il Guardian ha stilato un prontuario di prevenzione dal virus. Tutto quello che è possibile fare per evitare, per quanto possibile, il contagio.

1. Come si trasmette l'ebola?

Ebola si trasmette attraverso i fluidi corporei. Sangue, vomito o feci dei malati sono i fluidi più infettivi in assoluto, soprattutto nelle ultime fasi della malattia. Una volta contratto il virus può manifestarsi entro 21 giorni, anche se di solito si presenta in cinque-sette giorni. I sintomi sono inizialmente simili a quelli di un’influenza: mal di testa e alle giunture, debolezza muscolare. Arriva poi un’escalation di diarrea, vomito e mal di stomaco. Fegato e reni sono particolarmente colpiti. I pazienti possono anche accusare emorragie interne. Il sangue può uscire da orecchie, occhi e bocca.
Ebola, però, è un virus fragile che si distrugge facilmente con alte temperature, raggi ultravioletti e disinfettanti, incluso il sapone.

2. Posso contagiarmi andando in palestra?

No. Anzitutto perché nessuno con i sintomi dell’ebola avrebbe la forza di fare esercizio fisico. E quando è in incubazione, il virus non è ancora infettivo. Il sudore, al contrario di quanto è stato spesso comunicato, non è una delle primarie cause di passaggio del virus. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha specificato che il virus non è mai stato isolato nel sudore.

3. Posso contrarre l'ebola se qualcuno starnutisce vicino a me?

Esiste una possibilità di contrarre il virus in caso una persona infetta starnutisca violentemente addosso a qualcun altro, ma soltanto negli ultimi stadi della malattia. Non è quindi necessario indossare una mascherina protettiva nella vita quotidiana, a meno che ovviamente non si lavori a stretto contatto con persone infettate. Il virus, d’altra parte, non si trasmette per via aerea.

4. Posso infettarmi nei bagni pubblici?

Sì. Qualsiasi tipo di contatto con le feci di chi è malato è particolarmente pericoloso, e il virus è stato individuato anche nelle urine.
È comunque difficile che una persona con i sintomi dell’ebola, e malata, abbia la forza di girare liberamente e quindi i sanitari a rischio di infezione sono principalmente quelli degli ospedali, dove i malati vengono curati, e quelli delle loro case private, con pericolo elevato per i familiari.

5. Ebola è sessualmente trasmissibile?  

Sì, e il virus può sopravvivere nello sperma e nei fluidi vaginali fino a 90 giorni, anche nelle persone che sono ormai guarite da ebola.

6. Posso contrarre l'ebola se salgo sullo stesso taxi preso da un infetto?  

Nonostante il virus si trasmetta attraverso le superfici toccate dai fluidi corporei di un malato, è difficile che questo accada su un taxi. A meno che l’infetto non abbia vomitato o sanguinato sui sedili.
Va però ricordato che toccare un fluido corporeo o una superficie infettati è pericoloso ma solo se si hanno ferite, tagli. O si verifica un contatto diretto con occhi, naso e bocca.

7. Posso ammalarmi toccando la maniglia di una porta toccata da un malato?    

Sì, se la maniglia è stata contaminata da sangue, vomito o feci infette. A rischio sono quindi le abitazioni private dei malati, dove ogni superficie può diventare una possibile colonia di virus. Come nel caso dei taxi, il consiglio è evitare di portarsi le mani alla bocca, al naso e agli occhi in caso di pericolo.

8. Ci sono pericoli alimentari?

Se il cibo è cotto non si presentano rischi. La carne cruda invece può essere pericolosa.

9. Le misurazioni di temperatura dei passeggeri negli aeroporti sono utili?

Non particolarmente. Anche perché simili misure dovrebbero essere attivate non solo negli aeroporti ma anche nei porti.
Inoltre la temperatura corporea varia per le più svariate motivazioni, da una banale influenza al ciclo mestruale e alla menopausa. Infine, è difficile che un malato di ebola riesca ad affrontare un viaggio quando è in statdio avanzato. È invece possibile, ed è già successo, che un infetto viaggi quando ancora asintomatico.

(Lettera 43)

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