Emergency festeggia 20 anni, Gino Strada: "Una straordinaria esperienza di medicina e umanità"...
“Questi vent'anni sono stati una straordinaria esperienza di medicina e di umanità. Sono stati Emergency". Con queste parole Gino Strada, fondatore di Emergency, celebra i 20 anni dalla fondazione dell’associazione umanitaria. "È iniziato tutto 20 anni fa" ricorda Strada, "in questi anni siamo stati a fianco delle vittime, senza fare differenze, e ci siamo opposti alla guerra e alla sua logica di sopraffazione. Abbiamo costruito ospedali e centri sanitari e abbiamo combattuto perché chiunque avesse diritto a essere curato. Sono il sostegno e l'impegno di migliaia di persone che ci hanno permesso di scrivere questa storia”.
Emergency compie 20 anni e li festeggia portando nella sua città di nascita i volontari, i medici, gli infermieri e tutti gli amici che hanno contribuito al suo lavoro in questi anni. La giornata al Mediolanum Forum di Milano è interamente aperta al pubblico e culminerà con una grande festa, ad ingresso libero, nell'Arena centrale. Sul palco per augurare "Buon compleanno, Emergency" ci saranno Elisa, PFM, Fiorella Mannoia, Cristiano De Andrè, Modena City Ramblers, Casa del Vento, Nada e Flavio Oreglio. La conduzione sarà affidata a Teresa Mannino.
Musica ma anche una riflessione sul lavoro di questi 20 anni con Gino Strada, fondatore, e Cecilia Strada, Presidente di Emergency. Dall’Afghanistan alla Repubblica Centrafricana, passando per il Kurdistan iracheno, Emergency festeggia raccontando i progetti, ma anche i drammi e le speranze dei suoi medici e volontari che lavorano nelle aree del mondo in cui è riuscita ad aprire ospedali. Presìdi di cura e pronto soccorso che si trovano nei luoghi più caldi del pianeta, dove la guerra si combatte adesso.
La conferenza è cominciata con il saluto del fondatore: “In questi vent'anni abbiamo affrontato emergenze sempre maggiori - ha detto Strada - e sappiamo che ne dovremo ancora affrontare molte. Chiedo ai nostri volontari e ai nostri medici di inviarci testimonianze della guerra, perché abbiamo la necessità di raccontarla”. Poi è stato il momento delle testimonianze. “Non ricordo alcun giorno della mia vita senza guerra – ha raccontato il dottor Shukur, chirurgo dell’ospedale di Kabul – ma non ho perso la speranza nel futuro. Tutto quello che sono lo devo ai medici di Emergency e al loro impegno per il mio Paese”.
L'Huffington Post
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