Italiane rapite, governo: non risulta che siano in mano all'Isis Il sottosegretario Giro: è necessario il «massimo riserbo»....





Il sottosegretario di stato al ministero degli Esteri, Mario Giro, ha dichiarato che al momento non risulta che Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due volontarie italiane rapite in Siria alla fine di luglio, siano nelle mani dei jihadisti dello Stato islamico.
Il sottosegretario ha inoltre ribadito l'invito a «mantenere il massimo riserbo» sulla vicenda, dopo le indiscrezioni pubblicate dal quotidiano britannico Guardian, cheaveva parlato della presenza di «due italiane» fra gli ostaggi del Califfato.
IL PADRE DI VANESSA: «CI DICONO DI AVERE PAZIENZA». Salvatore Marzullo, il padre di Vanessa, ha comentato così: «Il fatto che non siano in mano all'Isis per noi non è una smentita, perché mai avevamo avuto conferme ufficiali che lo fossero: dalla Farnesina l'unica cosa che continuano a ripeterci è che dobbiamo avere tanta pazienza». Finora «quelle che girano sono solo notizie di stampa, di ufficiale e sicuro a noi non è stato comunicato nulla».
«PREOCCUPATI COME SEMPRE». Roberto Andervill, cofondatore del progetto Horryaty insieme alle due ragazze, pur sottolineando la mancanza di «elementi per dare credito alla notizia sul fatto che Vanessa e Greta siano nelle mani dell'Isis», ha detto al quotidiano La prealpina che continua a essere molto preoccupato, «come il primo giorno». In questo momento, ha precisato, «l'unico modo di aiutare è il silenzio. Le versioni sono contrastanti e suscitano tanti dubbi, ma cerchiamo di capire sulla base di cosa vengono scritte queste notizie».

Venerdì, 22 Agosto 2014
(Lettera 43)

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