Iraq, USA e curdi contro lo Stato Islamico per riprendere la diga di Mosul...





All'alba di sabato ora locale le forze aeree statunitensi e irachene hanno avviato un'operazione volta a riprendere la diga di Mosul, attualmente in mano ai combattenti dello Stato Islamico (IS, precedentemente noti come ISIS).

L'operazione, che rappresenta la prima offensiva da quando gli Stati Uniti hanno ripreso le operazioni militari in Iraq, è iniziata con bombardamenti da parte irachena e statunitense che hanno colpito le posizioni di IS nei pressi della diga , mentre peshmerga curdi e soldati iracheni tentavano il recupero di posizioni a terra.
La diga è sotto controllo dei militanti di IS dall'inizio di agosto, dopo duri combattimenti nell'area con i peshmerga: le due parti hanno ripetutamente perso e ripreso il controllo dell'impianto nelle ultime settimane. La diga è la più grande del Paese e si trova a nord della città di Mosul, a circa 50 chilometri di distanza, nonché a 390 chilometri dalla capitale Baghdad.

L'operazione arriva dopo settimane di intensi combattimenti che hanno visto larghe porzioni dell'Iraq orientale e settentrionale cadere nelle mani di IS, il cui scopo dichiarato è la formazione di uno Stato Islamico in Mesopotamia.
La diga rappresenta una delle principali vittorie strategiche per il gruppo estremista, poiché, oltre a produrre buona parte dell'elettricità della provincia omonima, fatto che consente loro di meglio controllare il territorio fornendo acqua per irrigazione ed energia agli alleati e lasciando all'asciutto gli altri, permette loro di tenere sotto scacco il governo iracheno: se IS dovesse decidere di far saltare la diga, un'onda di 30 metri travolgerebbe Mosul e raggiungerebbe Baghdad in tre giorni con un'altezza di 5 metri.
Si stima che 500 mila persone potrebbero morire a causa dell'inondazione, e, anche se IS non ha interesse immediato a farla saltare, visto che inonderebbe territori sotto il suo proprio controllo e perderebbe risorse fondamentali per la propria battaglia, la diga potrebbe crollare per motivi strutturali.
Essa infatti poggia su un deposito di gesso, che si scioglie a contatto con l'acqua: per questa ragione vengono effettuati quotidianamente rinforzi con cemento, tamponando i rischi di tracollo di quella che è stata definita dal genio militare USA "la diga più pericolosa del mondo". Se IS dovesse trascurare la manutenzione ordinaria della diga, la catastrofe potrebbe essere incombente.


(International Business Times)

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