Iraq: scia di attentati. Jihadisti perseguitano tutte le minoranze...
Resta difficile la situazione in Iraq. Pesantissimo il bilancio degli attentati diffuso dal governo. I gruppi Jihadisti stanno perseguitando tutte le minoranze, i cristiani sono stati cacciati dalla città di Mosul e ieri è rientrata in patria la missione dei vescovi francesi guidata dal cardinale Barbarin, arcivescovo di Lione il quale ha ribadito: “I cristiani in Iraq sono colpiti e incoraggiati dalla vicinanza del Papa e dell’occidente in questa situazione“
5698 persone sono state uccise e più di 2000 i feriti lo scorso luglio in quello che passerà alla storia come uno dei mesi più sanguinari per l’Iraq, ieri invece 266 morti e 87 feriti, tra i quali 17 vittime in attentati a baghdad e 40 in combattimenti tra l’isis e l’esercito iracheno a sud della capitale. A Mosul, accantonati i luoghi sacri, protetti dalle brigate di Mosul, invece i radicali hanno occupato l’università e distrutto tutto il materiale che riguardava arte, economia, istruzione, legge, dicendo che violava la sharia. Sul fronte politico, il ministro degli esteri Zebari, ha biasimato il premier al Maliki per le conquiste dello Stato Islamico, Maliki non avendo trovato o voluto uno nome per il ministero degli interni, ora ricopre anche quella carica. Intanto in Francia il ministro degli Esteri, ha incontrato diversi rappresentanti della Chiesa cattolica e delle Chiese cristiane d'Oriente, per "evocare la grave situazione delle minoranze in Iraq”, e ancora una volta si è insistito sulla loro protezione per preservare l’integrità e la diversità del Paese.
(Radio Vaticana)
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