Iraq, bombe Usa contro l’Isis. Pentagono: “Eliminati dei terroristi”...



Centinaia di donne della minoranza Yazidi sono tenute prigioniere dai jihadisti sunniti dell’Isis e si teme che possano essere vendute come schiave o altro.




“Scongiurare un potenziale genocidio”, queste le parole di Barack Obama dopo i primi attacchi aerei degli Stati Uniti in Iraq, nella zona intorno a Erbil.
Ieri, venerdì 8 agosto, il Pentagono ha confermato che gli Usa hanno condotto due nuovi attacchi aerei in Iraq contro obiettivi dello Stato islamico (Isis), sostenendo che sono stati “eliminati dei terroristi”.
Il primo è stato condotto poco dopo le 10 (le 16 in Italia) da un drone contro una postazione di artiglieria da dove i jiahisti sparano contro le forze curde; il secondo attacco è avvenuto circa un’ora dopo quando due caccia hanno colpito un convoglio di 7 auto e un mortaio vicino a Erbil. In entrambi i raid sono state sganciate 8 bombe.
Nella notte gli Stati Uniti hanno nuovamente fatto arrivare sull’Iraq viveri e acqua. Centinaia di donne della minoranza Yazidi sono tenute prigioniere dai jihadisti sunniti dell’Isis e si teme che possano essere vendute come schiave o altro.
La Federal Aviation Administration intanto ha bloccato tutti i voli commerciali americani sopra l’Iraq. Lo comunicala stessa Faa, citando una situazione ”potenzialmente” pericolosa.
Ucciso un giornalista curdo
Un giornalista curdo dell’agenzia stampa Firat è stato ucciso in un attacco jihadista nel nord dell’Iraq. Lo ha riferito sul sito in responsabile dell’Agenzia. Deniz Firat è stato colpito al cuore da una scheggia nel corso di un attacco dei combattenti dello Stato Islamico (Isis) ad una zona vicino alla città di Makhmour, dove vivono le famiglie dei membri del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), situata a circa 280 chilometri a nord di Baghdad.
(blitz quotidiano)

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