UCRAINA, CRISI DIMENTICATA: FUORI DAI RIFLETTORI LA DIPLOMAZIA CERCA UNA STRADA...





Con i riflettori puntati sui tanti fronti aperti in Medio Oriente, e forse anche sui Mondiali di calcio in corso in Brasile, la morte di nove civili ucraini è quasi passata inosservata. Uccisi nel corso di un attacco a un villaggio nella regione di Luhansk, non è ancora chiaro da chi, gli ultimi morti hanno appesantito un bilancio probabilmente destinato a crescere.

La fine prematura della tregua inizialmente concordata dal presidente ucraino Petro Poroshenko e dai separatisti filorussi ha di fatto riaccesso il conflitto nell’est del paese.
Tentativi diplomatici per arrivare a un cessate-il-fuoco sono stati tentati ieri dalministro degli esteri della Germania che ha incontrato i suoi colleghi di Ucraina, Russia e Francia. “Soltanto quando le pistole faranno silenzio, soltanto sulla base di un robusto cessate-il-fuoco, sono immaginabili negoziati in grado di risolvere la crisi” ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier.
Sui civili uccisi nel villaggio di Luhanska le due parti si sono scambiate accuse reciproche, ma situazioni simili si sono verificate anche altrove, con sporadici combattimenti che hanno interessato anche la città Sloviansk, controllata dai separatisti ma circondata dalle truppe di Kiev. 
(Atlas)

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