Ancora una tragedia in mare...70 dispersi nel naufragio di un gommone...





Almeno 75 persone risultano disperse dopo un naufragio avvenuto nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia: a darne notizia oggi è l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur), aggiungendo che 27 migranti  soccorsi dalle navi del dispositivo ‘Mare Nostrum’ sono stati tratti in salvo verso il porto di Catania.
In base agli elementi raccolti finora dalla procura di Catania, a causare l’incidente sarebbe stato il cattivo stato del canotto pneumatico che trasportava un centinaio di persone. Un secondo gruppo di aspiranti rifugiati è stato soccorso e accompagnato a Porto Empedocle. Nell’incidente di quest’altra imbarcazione hanno perso la vita almeno due migranti e altri quattro risultano dispersi.
Intanto è aumentato il bilancio della sciagura in mare di tre giorni fa: in tutto sono 45, e non 30, i corpi senza vita rinvenuti sulla nave rimorchiata dalla Marina militare italiana fino al porto siciliano di Pozzallo. Le vittime sono uomini di maggiore età, tutti originari dell’Africa centrale. Due medici legali sono stati incaricati dalla procura di Ragusa di procedere all’autopsia per determinare la causa della morte dei migranti. A bordo, su l’imbarcazione di 20 metri, c’erano 600 persone.
“Un buco (la stiva frigorifera di solito utilizzata per lo stoccaggio del pesce, ndr) contenente decine di corpi ammucchiati, come in  una fossa comune. E’ il nuovo Auschwitz del Mediterraneo” ha detto un agente di polizia locale, Nico Ciavola.
Secondo la Marina militare, nei primi sei mesi del 2014 gli arrivi sulle coste italiane sono stati 65.000, circa 5000 in più dell’intero 2011, un anno record.

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