AFRICA: “una moglie in regalo” per il capo della SABC...



                                          Hlaudi Motsoeneng

Aperta inchiesta su Hlaudi Motsoeneng, al vertice dell’emittente nazionale: avrebbe ricevuto in dono una 22enne per l’impegno dimostrato nel suo lavoro

di Rita Plantera
Cape Town, 20 giugno 2014 – La  Commission for Gender Equality ha aperto un’inchiesta  sulla base di una denuncia  secondo cui il capo dell’emittente pubblica sudafricana SabcHlaudi Motsoeneng, avrebbe ricevuto in regalo una moglie dal gruppo di pressione dei leader tradizionali e guaritori Mudzi wa Vhurereli ha Vhavenda. È quanto riferisce il Sowetan nell’edizione di oggi citando il segretario esecutivo del gruppo Mudzi, Humbelani Nemakonde: “Ha scelto quella che gli piaceva. Tutte le ragazze erano lì con i loro genitori i quali sapevano cosa stava per accadere ed erano tutti d’accordo”
Secondo quanto riportato ancora dal quotidiano sudafricano, Hlaudi Motsoeneng avrebbe scelto una ragazza di 22 anni, Vanessa Mutswari, studentessa di gestione delle risorse umane. Sul giornale la giovane donna appare a seno nudo accanto al capo della Sabc e in piedi dietro il rimorchio sul quale erano stati caricati la mucca e il vitello, anch’essi parte del regalo.
Doni ricevuti come ricompensa perché “si è impegnato nel su lavoro e capisce gli obiettivi strategici della Sabc”. E probabilmente anche come incentivo a soddisfare le richieste per una migliore rappresentazione del gruppo etnico Venda sui canali di trasmissione dell’emittente nazionale.
La cerimonia in cui circa 10 ragazze avrebbero sfilato davanti al capo della South African Broadcasting Corporation (Sabc) sarebbe avvenuta durante una recente visita di Hlaudi Motsoeneng e altri dirigenti Sabc nella provincia del Limpopo per un incontro con i leader del Mudzi wa Vhurereli ha Vhavenda che chiedono più programmi in lingua Venda.
Il portavoce della Commission for Gender Equality, Javu Baloyi, ha detto alla stampa che la commissione non risponderà alle domande dei media finché l’inchiesta non sarà conclusa: “Non forniremo i dettagli su  meriti e demeriti del caso perché questo pregiudicherebbe le indagini in corso”.
Mentre si è pronunciato invece il ministero delle Donne sudafricano, che  con un comunicato rilasciato dal portavoce Kenosi Machepa ha dichiarato come: “L’uso delle donne come regali, come se fossero bestiame, è un regresso grave e un insulto alle conquiste di 20 anni di democrazia e libertà, in particolare al contributo delle donne”.“Pratiche culturali e tradizionali fanno parte del ricco patrimonio del Sud Africa, ma non se ne dovrebbe abusare per promuovere interessi personali”.
A febbraio scorso un rapporto del Public Protector Thuli Madonsela accusava Motsoeneng di essere stato nominato irregolarmente e di essersi aumentato lo stipendio da 1,5 a 2, 4 milioni di rand in un anno.


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