Strage di civili in Afghanistan...





Le vittime, sette donne, tre bambini e due uomini che si stavano rientrando da un matrimonio, sono state uccise da un ordigno, piazzato sul ciglio di una strada nella provincia di Ghazni, nell'Est del Paese, esploso al loro passaggio in auto. L’attentato non è stato rivendicato ma i sospetti ricadono sui talebani impegnati in una campagna di terrore in vista del ritiro delle forze da combattimento Usa, previsto per la fine del 2014

ROMA -
Afghanistan ancora macchiato da sangue innocente. Dodici civili sono morti e due sono rimasti feriti a causa dell'esplosione di un ordigno piazzato sul ciglio di una strada nella provincia di Ghazni, nell'Est del Paese. Le vittime facevano parte di una comitiva che stava rientrando da un matrimonio.
A dare la notizia il governatore del distretto di Giro, Abdullah Khairkhwa, dove è avvenuto l'attentato, che rilasciando una dichiarazione all'agenzia d'informazione Xinhua, ha detto: "Dodici civili, tra cui sette donne, hanno perso la vita in un'esplosione di un ordigno improvvisato nel distretto di Giro". L’uomo a ha indicato nei Talebani i responsabili dell'attacco, avvenuto a circa 125 chilometri a Sud di Kabul, ma fimora non rivendicato da alcuna organizzazione o gruppo terriorstico. Tra le vittime anche tre bambini e due uomini.
Le esplosioni di ordigni su strada sono le principali minacce sia per le forze di sicurezza afghane che per i civili in tutto il Paese. Attacchi del genere sono aumentanti con l'intensificarsi della campagna dei talebani in vista del ritiro delle forze da combattimento Usa, previsto per la fine del 2014.
(Rai Giornaleradio)

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