Rifugiati, in tutto il mondo sono più di 33 milioni...





I profughi trascorrono in media 17 anni lontano da casa. Al primo posto la Siria dove ogni minuto una famiglia lascia la propria abitazione 

Sono 33,3 milioni le persone che nel 2013 hanno perso la loro casa. Il numero più alto di profughi dagli anni Novanta. Il dato viene dal Global report 2014 stilato dal Norwegian refugee council.

Secondo il report, solo nello scorso anno sono state 8,2 milioni (1,6 in più del 2012) le persone costrette a lasciare il proprio Paese a causa di persecuzioni e violenze. Il 63% degli sfollati vengono da soli cinque Stati: Siria, Colombia, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo e Sudan.

La Siria                                                                                            
In Siria ogni 60 secondi una famiglia perde la propria casa. Lo scorso anno i siriani che hanno dovuto trasferirsi nei campi profughi sono stati 3,5 milioni, pari al 43% del totale degli sfollati mondiali. "Il rapporto rivela spaventose condizioni di vita all'interno della Siria, teatro della più estesa crisi di sfollati interni a livello globale", ha spiegato Jan Egeland, segretario generale del Consiglio norvegese per i rifugiati. "Non solo i gruppi armati controllano le zone in cui si trovano i campi degli sfollati interni, ma le stesse strutture dei campi sono mal gestite, forniscono accoglienza e servizi igienico-sanitari inadeguati e aiuti limitati".
 
Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo e Sudan
La Repubblica Centrafricana ha 1 milione di profughi, la Repubblica Democratica del Congo 935 mila, mentre Il Sud Sudan 383 mila. Qui a costringere le persone alla fuga sono i continui scontri tra governo e ribelli che spesso si traducono in abusi e violenze sulla popolazione.

La Nigeria
Questo Paese, pur avendo già vissuto in passato conflitti che hanno allontanato le persone da casa, è considerata una ‘new entry’ con i suoi 470, 500 sfollati. La causa di questa nuova epidemia è il gruppo estremista islamista Boko Haram. L’organizzazione è responsabile anche del rapimento, nel mese di aprile, di 200 studentesse. 300 mila sono infatti i nigeriani che sono scappati dalle proprie case per sfuggire ai brutali attacchi religiosi di Boko Haram.
 
Il tempo medio
17 anni è il tempo che un rifugiato trascorre, in media, lontano da casa. Un dato che, secondo il Consiglio norvegese per i rifugiati, dovrebbe far riflettere: "Il drammatico aumento degli sfollati e il fatto che a livello globale le persone vivano in questa condizione per un tempo medio di 17 anni, suggeriscono che c'è qualcosa di terribilmente sbagliato nel modo in cui rispondiamo e affrontiamo il problema"

(Rai News)

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