Schiaffo di Obama a Kim Jong-un: “La Corea del Nord è uno Stato reietto”...
-Redazione- Barack Obama in visita in Corea del Sud, provoca Kim Jong-une le sue dichiarazioni fanno il giro del mondo.
L'inquilino della Casa Bianca, infatti, a Seul per due giorni, ha definito la Corea del Nord uno "Stato reietto", che "lascerebbe alla fame il suo popolo piuttosto che alimentare le speranze e i sogni", a differenza di tutti i regimi democratici.
Ieri, di contro, Pyongyang, in occasione dell'82esimo anniversario della fondazione delle Forze armate, è tornata a ventilare l'ipotesi di una "guerra nucleare" la quale "può scoppiare sulla penisola in ogni momento".
Secondo gli Usa e la Corea del Sud, non è assolutamente una minaccia da sottavalutare: il dittatore Kim Jong-un, infatti, sarebbe "pronto in tutto e per tutto a effettuare il test nucleare", come ribadito anche dalla presidente Park Geu-hye. "Siamo sicuri che lo possono fare in ogni momento", ha aggiunto la donna, convenendo con Obama che Corea del Sud e Stati Uniti "faranno di tutto per esercitare la deterrenza delle provocazioni".
Secondo il Presidente Usa, però, vi sono anche segnali che fanno sperare in bene, come l'allontanamento della Cina dallo scomodo alleato. Si tratta, a detta di Obama, di un segnale "incoraggiante": Pechino, infatti, "sta cominciando a riconoscere che la Corea del Nord sia non solo un fastidio, ma anche un problema significativo per la propria sicurezza", una "minaccia significativa".
In tutto ciò, ha concluso l'uomo, si spera ancora in una risoluzione diplomatica delle tensioni: "Costituiscono una minaccia per gli Stati Uniti", ha sottolineato, "ma continuiamo a premere sulla Corea del Nord perché cambi approccio", affinché comprenda che "le minacce non portano a nulla".
-26 aprile 2014-
(Articolo Tre)
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