Kiev lascia la Crimea senz'acqua. Ancora in ostaggio gli osservatori Osce...





In giornata il premier Yatseniuk a Roma ha incontrato il Papa e l'omologo Matteo Renzi. La Russia nega di aver violato lo spazio aereo e chiede a Kerry di fare pressione affinché Kiev interrompa le operazioni militari nell'est del Paese

Resta alta la tensione in Ucraina nel giorno in cui il premier Yatsenyuk incontra a Roma il Pontefice e l'omologo Matteo Renzi. Riparte in anticipo, però, senza fermarsi per la canonizzazione dei due Papi, perché la situazione nel Paese è incandescente.

Sono ancora nelle mani dei filorussi gli otto osservatori Osce presi in ostaggio dai secessionisti vicino a  Sloviansk. Il G7 affila le armi e minaccia per lunedì nuove sanzioni alla Russia che si andranno ad aggiungere a quelle già in vigore. La nuova fase, cosiddetta 2-bis, prevederebbe l'ampliamento dei 14 nomi della lista delle persone colpite dal divieto dei visti e congelamento dei beni. In serata in una telefonata con il segretario di Stato americano Kerry, il ministro degli Esteri russo Lavrov ha chiesto agli Usa di fare pressione affinché l'Ucraina interrompa le operazioni militari nell'est del Paese.

Intanto alcuni media ucraini affermano che Kiev avrebbe chiuso i rubinetti di acqua alla Crimea, la penisola sul Mar Nero recentemente annessa alla Russia dopo un contestato referendum.

La visita di Yatsenyuk a Roma
Renzi ha espresso al collega ucraino "forte sostegno da parte dell'Italia al processo di riforme politiche ed economiche portate avanti dal governo di Kiev". I due hanno convenuto sugli impegni a rispettare gli accordi di Ginevra. Yatsenyuk è stato poi ricevuto in Vaticano da Papa Francesco che gli ha donato una penna. "Spero che con questa penna lei scriva la pace", l'auspicio del Pontefice. "Lo spero anche io" ha risposto il premier. 

Osservatori Osce ancora in ostaggio
Gli osservatori Osce presi in ostaggio dai secessionisti filorussi vicino a Sloviansk, secondo un tweet dell'Osce, sono 8: quattro tedeschi, un ceco, un danese, un polacco e uno svedese. Osservatori tra i quali, secondo i separatisti, si nasconderebbero spie. Uno dei leader del gruppo di Donetsk, Denis Pushilin, ha detto: "Ieri abbiamo arrestato delle spie della Nato". - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Kiev-lascia-la-Crimea-senza-acqua-ancora-in-ostaggio-gli-osservatori-Osce

(Rai News)

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