Dalla Cutuli a oggi, una lunga lista di morti...





Con l’uccisione della fotoreporter tedesca Anja Niedringhaus in un attacco nella provincia di Khost, sale a 25 il bilancio dei giornalisti che hanno perso la vita in Afghanistan dall’inizio della guerra nel 2001 a oggi.  

La cronologia degli attacchi 

11 marzo 2014 Il reporter anglo-svedese Nils Horner viene freddato da una pallottola alla testa a Kabul. Il 51enne Horner lavorava per la radio svedese e la dinamica della sua uccisione non è ancora del tutto chiara, visto che, come per l’attacco di oggi, i Talebani hanno negato ogni responsabilità, come hanno fatto poco dopo altri gruppi armati. 
23 gennaio 2014 Noor Ahmad Noori, giornalista afghano, viene ucciso nella provincia dell’Helmand. Il reporter di Radio Bost è stato torturato e ucciso da sconosciuti a Lashkar Gah e il suo cadavere è stato ritrovato in un sacco di plastica.  

21 febbraio 2012 Sadim Khan Bhadrzai, direttore della radio afghana Mehmam, viene ucciso a colpi di arma da fuoco da un aggressore sconosciuto nel distretto di Urgon della provincia di Paktika, sul confine con l’Afghanistan. 

20 settembre 2011 L’iraniano Farhad Taqaddosi, operatore dell’emittente Press Tv, ha perso la vita a Kabul quando un razzo lanciato dai Talebani è caduto nei pressi dell’ambasciata americana. 

28 luglio 2011 Ahmad Omaid Khpalwak, reporter dell’agenzia locale Pajhwok e della britannica Bbc muore, ucciso per errore da un soldato a Tarin Kowt, nell’Uruzgan, mentre era in corso un’operazione contro insorti all’interno di una sede di testate giornalistiche.  

24 giugno 2010 l’americano James P. Hunter è stato ucciso mentre seguiva un’operazione militare nel distretto Zhari della provincia di Kandahar. 

10 gennaio 2010 Il britannico Rupert Hamer, del Sunday Mirror, era in viaggio con le truppe americane insieme al suo fotografo, nella provincia dell’Helmand, quando il suo veicolo salta in aria su un ordigno improvvisato. Muore insieme a un militare Usa, mentre il fotografo, gravemente ferito, sopravvive. 

30 dicembre 2009 La canadese Michelle Lang, reporter del Calgary Herald, muore su un veicolo militare canadese colpito da un ordigno improvvisato a Kandahar. 

9 settembre 2009 Sultan Munadi lavorava come interprete per il collega britannico Stephen Farrel, del New York Times, con il quale era stato rapito nella provincia di Kunduz. Resta ucciso durante un tentativo di recupero degli ostaggi. 

7 giugno 2008 Abdul Samad Rohani, giornalista dell’agenzia Pajhwok e della Bbc, viene ucciso dai suoi rapitori a Lashkar Gah, nella provincia dell’Helmand. In cambio del suo rilascio, i rapitori avevano ottenuto dal governo la scarcerazione del detenuto Ajmal Naqshbandi. 

15 gennaio 2008 Il norvegese Carsten Thomassen, della testata Dagbladet, muore in un attacco dei Talebani contro il suo hotel a Kabul. - 6 giugno 2007: Zakia Zaki, fondatrice di una radio afghana e voce critica nei confronti dei Talebani, è stata uccisa nella sua casa di Jabal Saraj, nella provincia di Parwan. 

8 aprile 2007 Ajmal Naqshbandi lavorava con il giornalista italiano Daniele Mastrogiacomo e viene rapito insieme a lui nella provincia dell’Helmand. È vittima di un’esecuzione insieme all’autista Sayed Agha. 

7 ottobre 2006 I tedeschi Christian Struwe e Karen Fisher lavoravano per la Deutshe Welle e vengono uccisi nella loro tenda nella provincia di Vaghlan, mentre erano in viaggio per filmare le statue di Buddha distrutte dai Talebani nella provincia di Bamyan.  

22 luglio 2006 Abdul Qodus, operatore della tv locale Aryana perde la vita a Kandahar nell’esplosione di un’autobomba.  

26 novembre 2001 Lo svedese Ulf Stromberg, operatore di TV4, viene ucciso durante un furto nella casa presa in affitto da diversi giornalisti svedesi a Taloqan, nella provincia di Kunduz. 

19 novembre 2001 L’italiana Maria Grazia Cutuli, del Corriere della Sera, l’australiano Harry Burton, fotoreporter della Reuters, lo spagnolo Julio Fuentes, di El Mundo, e l’afghano Azizullah Haidari, fotoreporter della Reuters, vengono uccisi in un agguato mentre viaggiavano tra Jalalabad e Kabul. 

11 novembre 2001 I francesi Pierre Billaud, di Radio Tele Luxemburg, e Johanne Sutton, di Radio France International, e il freelance tedesco Volker Handloik, muoiono in un attacco a Dasht-e Qaleh. Erano insieme all’australiano Paul McGeough e alla francese Veronique Reyberotte, sopravvissuti...
(La Stampa Esteri)

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