Siria: come vive un jihadista...

Suleiman Sabiyi, 25 anni, ha raccontato i mesi trascorsi tra i guerriglieri dello Stato Islamico d'Iraq e della Siria (meglio conosciuto come Isis).

«Non esiste una cosa come la jihad». Suleiman Sabiyi, 25 anni residente in Arabia Saudita, usa queste parole per definire la sua esperienza in Siria, al fianco dei guerriglieri di Isis (Stato Islamico d’Iraq e della Siria). In un’intervista ad Al Arabiya, il giovane ha raccontato la sua storia, spiegando in parte come vive un jihadista.

La decisione di raggiungere il territorio siriano, martoriato da una guerra civile lunga ormai tre anni con un bilancio di morti drammatico, è maturata perché Suleiman Sabiyi voleva vedere dove era morto il fratello. La sua partenza è stata totalmente all’avventura: non aveva neppure il passaporto. Per attraversare il confine ha usato un documento di un suo cugino, trovato casualmente in auto.

«Sono arrivato in Siria senza sapere niente. L’unica cosa che avevo sentito era l’esistenza dell’Esercito Siriano Libero e di Al-Nusra».

Il primo tentativo è stato quello di affiliarsi al Fronte Al-Nusra, sempre alla ricerca di forze fresche per in conflitto contro il regime di Assad e le fazioni ribelli moderate. Alla fine il saudita ha aderito all’Isis. I leader dell’organizzazione hanno cominciato a usare il suo account Twitter per diffondere le immagini della situazione in Siria.

Tuttavia l’uso del social network è stato funzionale alla propaganda jihadista, tanto che Suleiman Sabiyi ha iniziato a subire delle minacce perché sul suo profilo comparivano notizie che rischiavano di creare problemi ad alcuni signori della guerra. Un fatto che ha favorito il suo rientro in Arabia Saudita.

«A volte i media nascondono alcuni lati della cronaca. Io sono andato e ho visto come è la situazione. Diversi gruppi stanno combattendo tra di loro», ha evidenziato. In merito alle sue mansioni nell’Isis, l’ex jihadista non ha rivelato troppi dettagli...

(Il Journal)