BREVI DALL’AFRICA...(CENTRAFRICA, GUINEA BISSAU, NIGERIA, R.D. CONGO, BURKINA FASO, SUDAN, R. CONGO)
CENTRAFRICA – “Preoccupante ma sotto controllo”: in visita
ufficiale in Angola, è in questi termini che la presidente di transizione
Catherine Samba-Panza ha descritto l’attuale situazione nel suo paese. Il capo
dello Stato centrafricano ha assicurato che “lottiamo per la sicurezza di tutti
gli abitanti, qualunque sia la loro religione” e ha invitato i compatrioti alla
“vigilanza di fronte al rischio di genocidio”. Davanti al Consiglio dei diritti
umani dell’Onu a Ginevra, il ministro della Giustizia Isabelle Gaudeuille ha
lanciato un appello a favore di un “piano Marshall per salvare il paese e
evitare che il male contagi l’intera regione”.
GUINEA BISSAU – La Corte suprema di Bissau ha registrato 18
candidature, di cui nove presentate da indipendenti, alle presidenziali in
agenda per il 13 aprile. Entro otto giorni la massima istituzione giuridica
renderà nota la lista definitiva dei partecipanti all’atteso voto, cruciale per
archiviare la transizione cominciata dopo il colpo di stato militare del12
aprile 2012. Alla stessa data gli aventi diritti andranno alle urne anche per
le legislative.
NIGERIA – Venti combattenti di Boko Haram sono stati uccisi in
un’operazione dell’esercito, riuscito anche a respingere un attacco a Mafa,
nello Stato di Borno: lo ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa,
Chris Olukolade. Finora la notizia non è stata confermata da fonti
indipendenti; le comunicazioni con la regione sono difficili dopo la
sospensione delle rete di telefonia mobile da parte delle forze armate per
bloccare la strada al gruppo estremista. Nei giorni scorsi, dopo una serie di
attacchi contro sedi scolastiche cinque licei sono stati chiusi nello Stato
nord-orientale dove, dall’inizio del 2014 circa 500 persone hanno perso la
vita.
R.D. CONGO – Sono 130 le zone contaminate da mine antipersona e
armi a sotto munizioni individuate su tutto il territorio nazionale, per una
superficie totale di 1,8 milioni di metri quadri, l’equivalente di 300 campi da
calcio. Lo ha annunciato la locale missione Onu (Monusco) facendo riferimento
alla ricerca svolta dal Centro congolese della lotta alle mine antipersona e
dal Servizio di lotta antimine delle Nazioni Unite. Da decenni il paese dei
Grandi Laghi è il teatro di crisi armate, in particolare le province del Nord e
del Sud Kivu (est).
R.D. CONGO – “Un progetto in grado di migliorare la vita di
milioni di africani in Congo e altrove sul continente”: la Banca mondiale ha
annunciato la ripresa delle discussioni sul finanziamento della centrale
idroelettrica Inga III, che sorgerà lungo il fiume Congo. Il progetto di
prestito di 73 milioni di dollari sarà sottoposto il prossimo 20 marzo al
consiglio di amministrazione dell’istituzione finanziaria internazionale, che
dovrebbe convalidarlo. I lavori dovrebbero cominciare nell’ottobre 2015 e la
centrale potrebbe essere operativa entro il 2020.
BURKINA FASO – E’ stato rinviato al 2 aprile il verdetto sulla
richiesta di esumazione delle spoglie dell’ex presidente Thomas Sankara,
assassinato il 15 ottobre 1987 durante il colpo di stato che ha portato al
potere l’attuale capo di Stato, Blaise Compaoré. Lo ha deciso ieri la camera
civile del tribunale di grande istanza di Ouagadougou, giorno in cui era attesa
la sentenza, chiedendo “l’aggiunta di ulteriore prove per potersi pronunciare
in via definitiva”. Da anni moglie e figli del defunto lottano per poter
riesumare il corpo e procedere a test del Dna per provare che la sepoltura
collocata in un cimitero della capitale è quella di Sankara.
SUDAN – A due anni dal divieto di pubblicazione imposto dai
servizi della Sicurezza dello Stato, il quotidiano Al Midan, del Partito
comunista, è stato autorizzato a tornare in stampa. Una sentenza della Corte
costituzionale di Khartoum ha stabilito che il divieto era “illegale”, cancellando
la precedente decisione dei servizi della Sicurezza dello Stato.
R. CONGO – Una decina di vittime, centinaia di senzatetto e
ingenti danni materiali: è il bilancio provvisorio delle piogge torrenziali
cadute nelle ultime ore su Brazzaville e la seconda città del paese, Pointe
Noire (centro-ovest). Nella capitale, è stato Massengo il quartiere più colpito
dall’ondata di maltempo che ha causato alluvioni....
(MISNA)
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