UCRAINA...LA PRESIDENZA ANNUNCIA L’ACCORDO CON UE E RUSSIA SULLA SOLUZIONE DELLA CRISI Yanucovich cede: governo ad interim Ma in piazza Maidan ancora scontri e spari





“Sinché le cose non sono davvero completate, dobbiamo restare molto prudenti", i negoziati sono complicati perché l’Ucraina "è sull'orlo di una guerra civile", ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Fabius, a proposito dei colloqui in corso per mettere fine alle proteste in cui sono morte almeno 80 persone (dati governativi ma i medici di Maidan stimano in oltre 100 le vittime). Con lui a mediare tra autorità e opposizione ci sono gli omologhi tedesco e polacco, Steinmeier e Sikorski


KIEV-L'accordo preliminare discusso nella notte in Ucraina prevede che il presidente Viktor Yanuocvich perda alcuni poteri e che un governo ad interim in cui siano inclusi rappresentanti dell'opposizione sia formato entro 48. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri slovacco, Miroslav Lajcak. "Ovviamente, i miei colleghi partecipanti ai colloqui hanno avvertito che è ancora prematuro dire che la crisi sia finita", aggiunge. La presidenza ucraina ha annunciato la firma dell'accordo alle 11 italiane, ma i ministri Ue a Kiev hanno chiesto cautela e non hanno confermato.
Laurent Fabius, capo della diplomazia d’oltralpe, ha infatti affermato che “sinché le cose non sono davvero completate, dobbiamo restare molto prudenti", i negoziati sono stati complicati perché il Paese "è sull'orlo di una guerra civile". Dunque, va avanti la trattativa per mettere fine alla crisi che ieri ha causato la morte di almeno 80 persone, come ha comunicato il minisetro della saluite anche se fonti sanitarie che assistono gli occupanti di piazza Maidan parlano di 101 vittime. Con il ministro francese a mediare tra governo e opposizione ci sono gli omologhi tedesco Frank-Walter Steinmeier e polacco Radoslaw Sikorski. "L'opposizione vuole consultare diversi suoi sostenitori, cosa che è comprensibile", ha spiegato Fabius che poi ha aggiunto: "Abbiamo discusso tutti gli argomenti durante i negoziati. È stato fatto in un clima estremamente difficile, perché c'erano decine di morti nel Paese, che è sull'orlo di una guerra civile".
Ma che la situazione evolva verso una soluzione della gravissima crisi (come auspicato e ‘incoraggiato’ da Stati Uniti ed Europa imponendo sanzioni alle autorità ucraine ) che prevede elezioni presidenziali e politiche anticipate lo conferma anche il presidente della Verchovna Rada, il Parlamento, Vladimir Ribak, del Partito delle Regioni,      quello di Yanucovich, quando dichiara che una legge per il "ritorno alla Costituzione del 2004" è di primaria importanza e "deve essere adottata oggi": e la riforma della Carta fondamentale che riduca i poteri del Capo dello Stato è una delle richieste avanzate dalle forze politiche dell’opposizione e dalla piazza antigovernativa.
Tuttavia, mentre continuano gli sforzi diplomatici per negoziare una fine della crisi, con la mediazione dei ministri europei diversi colpi di arma da fuoco sono stati nuovamente esplosi nella piazza Indipendenza. Non è chiaro chi abbia sparato. Il ministero dell'Interno accusa l'opposizione di aver rotto la tregua e di aver tirato addosso ai poliziotti schierati a Maidan , dove si trovano anche stamani Diverse migliaia di dimostranti. in piazza Indipendenza fino alle prime ore di oggi non c'era traccia di forze dell’ordine. Le persone potevano muoversi liberamente e i volontari potevano consegnare senza restrizioni cibo e altri materiali nell'accampamento di protesta. Nonostante le voci che circolano, i manifestanti non accennano a cedere o a rinunciare a chiedere le dimissioni di Yanukovich ed elezioni anticipate presidenziali e parlamentari. "Il prezzo della libertà è troppo alto, ma gli ucraini lo stanno pagando. Non abbiamo scelta, il governo non ci sta ascoltando", ha detto un dimostrante di 30 anni, Viktor Danilyuk....
(RaiGiornaleradio)

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