Siria. L’Onu esorta le potenze internazionali a fare pressioni su Damasco e opposizione...
A margine della chiusura della prima fase delle trattative a Ginevra, concluse ieri senza un accordo, il mediatore dell’Onu, Lakhdar Brahimi, ha esortato le potenze internazionali a esercitare pressioni sul governo di Damasco e sulle opposizioni perché s'impegnino a discutere seriamente sulla fine del conflitto. Nell’intervento di questa mattina alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, si è rivolto direttamente a Russia e Stati Uniti, chiedendo loro di premere sulle parti perché tornino al tavolo dei negoziati il 10 febbraio. L'appello di Ban è arrivato poche ore dopo l'incontro nella città tedesca tra il segretario di Stato Usa, John Kerry, e il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, durante il quale da parte americana si è insistito per accelerare la distruzione delle armi chimiche del regime e per rilanciare la necessità di "un governo di transizione di mutuo consenso". Al momento, solo l'opposizione ha confermato la partecipazione al secondo round di negoziati, fissato per il 10 febbraio. Il regime rifiuta infatti di discutere un processo di transizione che preveda l’estromissione dal potere del presidente Assad. Intanto, sul terreno non si fermano i combattimenti. Attivisti siriani riferiscono che le forze governative stanno avanzando ad Aleppo, dove almeno sei persone sono state uccise dalle bombe lanciate sulle aree in mano ai ribelli. (M.G.)
del sito Radio Vaticana
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