SIRIA, IL VERTICE SVIZZERO DELLA SPERANZA...





L'armistizio è improbabile, ma alla conferenze di Ginevra 2 si tratta per creare corridoi umanitari verso le città e i quartieri sotto assedio, in modo di alleviare la sofferenza dei civili.


Un passo avanti, e uno indietro: la Conferenza di Ginevra 2 in Svizzera si è riunita fino al 31 gennaio. Poi uno stop e, da metà febbraio, forse nuovi colloqui. Dopo il prima faccia a faccia vitreo tra i rappresentanti di Damasco e l'opposizione, i negoziati sembravano falliti: il silenzio cupo e rancoroso tra i due nemici era peggio delle urla di inizio Conferenza, il 22 gennaio. Ma, lentamente, il dialogo è ripartito, fino al disco verde del governo siriano all'evacuazione di donne e bambini da Homs, roccaforte dei ribelli sotto assedio da un anno e mezzo dell'esercito.

ASSAD TEMPOREGGIA. Qualcuno, ottimisticamente, parlava già di spartizioni territoriali, visto che il presidente Bashar al Assad aveva fatto una concessione. Ma a ostacolare la pace è la durezza della guerra, con almeno 100 mila morti in tre anni. La Coalizione nazionale degli insorti (Cns) è entrata al vertice con il dossier sulle torture di regime. I delegati di Damasco hanno etichettato gli insorti "terroristi".

CREARE CORRIDOI UMANITARI. L'armistizio, obiettivo ambizioso dei negoziati di Ginevra 2, è un obiettivo irrealistico per tutti. Più concretamente, come ha ribadito il ministro degli Esteri Emma Bonino, presente al tavolo, si tratta per creare corridoi umanitari verso le città e i quartieri sotto assedio, in modo di alleviare la sofferenza dei civili. Il primo risultato, dopo la minaccia dei rappresentati di Damasco di tornarsene in Siria, è stato il sì di Assad all'immediata evacuazione, dal 27 gennaio, di donne e bambini dal centro di Homs. Il governo siriano ha anche chiesto all'opposizione una lista dei detenuti provenienti dai diversi gruppi armati, proponendo uno scambio di prigionieri...
(cado in piedi)

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