Siria...rapporto Cia...Assad al potere anche per altri 10 anni...
(AGI) - Washington, 1 gen. - L'ottimismo con cui Barack Obama per i primi due anni del conflitto siriano ripeteva fino alla noia che "i giorni di Bashar Assad erano contati" si e' ormai sciolto come neve al sole. Anzi. L'ultimo rapporto della Cia afferma che la "guerra civile (iniziata a meta' marzo del 2011 con oltre 130.00 morti) potrebbe durare altri dieci anni o anche di piu'", con Assad, "non vincitore ma in grado di sopravvivere", senza controllare, "tutta la Siria come la conoscevamo finora ma un'area al confine con il Libano e la costa del Mediterraneo".
Il resto del Paese si suddividera' (un po' come la ex Jugoslavia) in tante "enclave" controllate dalle diverse milizie, rivali e divise dalla maggiore o minore radicalizzazione. Questo il senso dell'ultimo rapporto della Cia pubblicato dal Wall Street Journal. Per Langley - ma non solo - a cambiare il corso del conflitto e' stato sul terreno il "surge sciita" (riferimento al "surge" Usa in Iraq che nel 2007 aggiunsero 30.000 soldati al corpo di spedizione gia' nel Paese) del 2013.
Ossia la richiesta pressante dell'alauita (un setta 'eretica' sciita) Assad e dell'Iran, culla dell'Islam ortodosso sciita, alle milizie 'consorelle' libanesi di Hezbollah di intervenire sul terreno in Siria. Richiesta cui il leader Hassan Nasrallah non ha potuto dire no dopo che per tanti anni era stato Hezbollah ad essere foraggiate da Damasco e Teheran.
I miliziani che dalla roccaforte del Partito di Dio, la valle della Bekaa in Libano, sono passati in Siria, ha cambiato i rapporti di forza a favore di Assad...
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