Siria, le condizioni Usa per includere Iran in trattative di pace...



Nyt: parlano due fonti del dipartimento di Stato, il 22 il summit a Ginevra


New York, 7 gen. (TMNews) - L'Iran potrebbe avere un ruolo, per quanto limitato, nelle trattative di pace che ripartono a Ginevra il prossimo 22 gennaio e dedicate alla Siria, da tempo un alleato di Teheran. Ciò potrebbe accadere se il Paese asiatico riuscisse a convincere il presidente siriano Bashar al Assad a fermare il bombardamento di Aleppo e permettere la consegna di aiuti umanitari alle città assediate. E' quanto emerge dal dipartimento americano di Stato.

Secondo un funzionario del dipartimento guidato da John Kerry, che ha parlato in forma anonima al New York Times, l'Iran potrebbe aiutare a terminare il conflitto siriano facendo pressioni su Damasco affinché ponga "fine ai bombardamenti sulla propria gente e incoraggi l'accesso a missioni umanitarie". Un altro esponente del dipartimento di Stato ha aggiunto che "a questo punto accetteremo trattative [tra Damasco e Teheran] sia pubbliche sia private".

I negoziati di pace per la Siria si terranno sotto l'ala dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, che deciderà quale ruolo l'Iran potrebbe avere (se mai ne dovesse avere uno), direttamente nel corso della riunione dopo essersi consultato con le le nazioni partecipanti.

Tale ruolo sarà ogetto di discussione anche quando il "London 11", un gruppo di nazioni che hanno sostenuto l'opposizione moderata contro Assad, sarà convocato in Europa la prossima settimana. La questione è controversa visto che l'Iran ha fornito armi - e sostegno politico - al regime di Damasco. All'incontro (a cui prendono parte Egitto, Francia, Germania, Italia, Giordania, Qatar, Arabia Saudita, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti) è prevista anche la partecipazione di Kerry, che già domenica scorsa aveva aperto al ruolo dell'Iran nei negoziati di pace siriani. Il successore di Hillary Clinton aveva però posto una condizione: che Teheran accetti lo scopo delle trattative, ossia trovare una soluzione di transizione per il governo di Damasco nel caso in cui si riesca a convincere il presidente siriano Bashar al Assad a dare le dimissioni.

La Russia, da sempre al fianco di Assad, è a favore della partecipazione dell'Iran ai negoziati. Si oppone invece la Francia, a meno che l'Iran intenda prima accettare l'esito in cui il presidente siriano ceda il suo potere a un organismo di transizione. Anche gran parte dell'opposizione siriana è contraria. Il conflitto in Siria è diventato per altro una fonte d'attrito tra gli Stati Uniti e i suoi storici partner arabi, in particolare l'Arabia Saudita preoccupata per la crescente influenza dell'Iran nella regione.

Con il conto alla rovescia iniziato per i negoziati in Svizzera, uno dei due funzionari del dipartimento di Stato sentiti dal Nyt considera "meno probabile [piuttosto che] probabile" la partecipazione del Paese guidato dal presidente Hassan Rohani....
(TM news)

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