Siria, crimini di guerra: «Ecco le prove» Oltre 10 mila esecuzioni. Le foto incastrano Assad. Che rischia l'incriminazione. Tensione alla conferenza di pace....
di Sara Pinotti
da Londra
Sono passati 34 mesi dall’inizio della repressione governativa in Siria. Una lotta all'ultimo sangue, in cui Bashar al Assad ha distrutto città intere e decimato il proprio popolo.
Nonostante la crisi siriana sia da tempo sotto la lente delle autorità internazionali, anche ma non solo per il ricorso del regime alle armi chimiche, per la prima volta è stato stilato un report che potrebbe portare alla sbarra il governo di Damasco per crimini di guerra.
11 MILA PERSONE TORTURATE.Trentuno pagine basate sull’analisi di oltre 55 mila fotografie digitali scattate da una talpa del regime ed esaminate da tre avvocati internazionali e tre antropologi forensi: negli scatti si vedono almeno 11 mila corpi di detenuti brutalmente uccisi.
Sono principalmente uomini, giovani e giovanissimi, emaciati, insanguinati e con chiari segni di tortura. Alcuni senza occhi, altri con i lividi lasciati dalle scosse elettriche.
AL VAGLIO DELLE NAZIONI UNITE. Il report sarebbe la prova della furente repressione del governo di Assad sul popolo siriano: già nelle mani delle Nazioni Unite, è stato pubblicato da Cnn e Guardian.
Nonostante la crisi siriana sia da tempo sotto la lente delle autorità internazionali, anche ma non solo per il ricorso del regime alle armi chimiche, per la prima volta è stato stilato un report che potrebbe portare alla sbarra il governo di Damasco per crimini di guerra.
11 MILA PERSONE TORTURATE.Trentuno pagine basate sull’analisi di oltre 55 mila fotografie digitali scattate da una talpa del regime ed esaminate da tre avvocati internazionali e tre antropologi forensi: negli scatti si vedono almeno 11 mila corpi di detenuti brutalmente uccisi.
Sono principalmente uomini, giovani e giovanissimi, emaciati, insanguinati e con chiari segni di tortura. Alcuni senza occhi, altri con i lividi lasciati dalle scosse elettriche.
AL VAGLIO DELLE NAZIONI UNITE. Il report sarebbe la prova della furente repressione del governo di Assad sul popolo siriano: già nelle mani delle Nazioni Unite, è stato pubblicato da Cnn e Guardian.
Le foto servivano a ottenere il certificato di morte senza passare dalle famiglie
Le immagini arrivano dall’archivio di un fotografo che lavorava per il regime, identificato col nome Ceasar: il suo lavoro consisteva nello scattare una foto a ogni cadavere, per poter richiedere un certificato di morte senza che fosse necessario mostrare i corpi alle famiglie.
«Potevano esserci anche 50 corpi al giorno da fotografare», si legge nel report, «ognuno dei quali significava dai 15 ai 30 minuti di lavoro».
I tre legali, Sir Desmond de Silva, David Crane e Sir Geoffrey Nice, che in ex Jugoslavia si era occupato dell’allora presidente Slobodan Milosevic, hanno intervistato un poliziotto militare ammutinato e fuggito dalla Siria.
«PROVE SUFFICIENTI PER UN TRIBUNALE». La testimonianza dell’uomo ha di fatto confermato ciò che le oltre 55 mila fotografie mostravano: violenze, torture ed esecuzioni.
«Le prove possono essere sufficienti per un tribunale», hanno scritto i tre avvocati, in quanto dimostrano che il regime ha commesso «omicidi su scala industriale».
AL VIA LA CONFERENZA DI PACE. La pubblicazione del report arriva contestualmente alla seconda conferenza di pace delle Nazioni Unite, che vede all’ordine del giorno proprio il negoziato con la Siria per la creazione di un governo di transizione.
«Potevano esserci anche 50 corpi al giorno da fotografare», si legge nel report, «ognuno dei quali significava dai 15 ai 30 minuti di lavoro».
I tre legali, Sir Desmond de Silva, David Crane e Sir Geoffrey Nice, che in ex Jugoslavia si era occupato dell’allora presidente Slobodan Milosevic, hanno intervistato un poliziotto militare ammutinato e fuggito dalla Siria.
«PROVE SUFFICIENTI PER UN TRIBUNALE». La testimonianza dell’uomo ha di fatto confermato ciò che le oltre 55 mila fotografie mostravano: violenze, torture ed esecuzioni.
«Le prove possono essere sufficienti per un tribunale», hanno scritto i tre avvocati, in quanto dimostrano che il regime ha commesso «omicidi su scala industriale».
AL VIA LA CONFERENZA DI PACE. La pubblicazione del report arriva contestualmente alla seconda conferenza di pace delle Nazioni Unite, che vede all’ordine del giorno proprio il negoziato con la Siria per la creazione di un governo di transizione.
Martedì, 21 Gennaio 2014
(Lettera 43)
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