Qaedisti contro ribelli, 500 morti in Siria Il New York times: «I terroristi reclutano occidentali per attentati»....



Circa 500 persone sono rimaste uccise nella guerra che dall'inizio di gennaio oppone ribelli e qaedisti dell'Isis (Stato islamico dell'Iraq e del Levante) nel Nord della Siria. L'ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani.
«Abbiamo potuto stabilire che 482 persone sono morte nei combattimenti: 240 membri delle brigate ribelli, 157 combattenti dell'Isis e 85 civili», ha detto all'Afp Rami Abdel Rahmane, direttore dell'Osservatorio.
UCCISI 47 QAEDISTI. Tra le vittime civili, anche 42 ostaggi giustiziati dall'Isis, mentre i ribelli hanno eliminato 47 qaedisti, ha precisato Abdel Rahmane. «Le altre vittime sono morte nei combattimenti. Ci sono sicuramente decine di altri morti, ma ci è impossibile documentarlo con precisione», ha concluso.
Secondo il New York times, intanto, i gruppi qaedisti in Siria stanno tentando di reclutare e addestrare americani, e altri occidentali che sono andati a combattere contro il regime, a compiere attentati al loro rientro a casa, non solo in Europa ma anche in Usa.
Il quotidiano ha citato alti funzionari dell'intelligence e dell'antiterrorismo americano. Per il direttore del Fbi, James Comey, il controllo degli americani tornati dalla Siria è una delle più alte priorità dell'antiterrorismo.
Venerdì, 10 Gennaio 2014
(Lettera 43)

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