Siria. Assad scrive a papa Francesco mentre i suoi caccia bersagliano Aleppo...


Il presidente siriano ha inviato in Vaticano un messaggio, consegnato da una delegazione al segretario di Stato, Parolin, e al segretario per i Rapporti con gli Stati, Dominique Mamberti, per illustrare al Pontefice la posizione del suo governo. Intanto, almeno 20 persone sono state uccise nella seconda città del Paese da un raid aereo dei governativi su un affollato mercato nel quartiere di Tariq al-Bab, in mano ai ribelli.



Beirut- La Siria vede allungarsi ulteriormente il numero delle vittime della drammatica guerra civile che insanguina il Paese. Su Aleppo, infatti, si è abbattuto un raid aereo delle forze governative che avrebbe provocato decine di vittime, il tutto mentre il presidente Assad inviava in Vaticano una delegazione per consegnare al Papa un messaggio in cui illustra le posizioni del proprio governo nella drammatica crisi siriana.
A rappresentare il rais presso la Santa Sede il ministro di Stato, Joseph Sweid, accompagnato da Hussam Eddin Aala, viceministro direttore per l'Europa presso il ministero degli Esteri, già ambasciatore presso la Santa Sede che, secondo quanto riferito dalla Radio Vaticana, hanno consegnato uil messaggio indirizzato a Francesco al segretario di Stato, mons. Pietro Parolin, e al segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Dominique Mamberti.
Il terrore continua però a regnare sul Paese. Ad Aleppo, la seconda città del Paese, almeno 20 persone sono morte in seguito a un attacco aereo compiuto dalle forze governative in un affollato mercato di verdure nel quartiere di Tariq al-Bab, in mano ai ribelli. La notizia è riferita dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo il quale ci sarebbero anche decine di feriti. Un attivista del gruppo Aleppo Media Center, Hassoun Abu Faisal, dall'Aleppo media center ha raccontato che il raid aereo è avvenuto intorno alle 10 di mattina ora locale, quando il mercato era molto affollato. "Diverse auto sono state danneggiate, c'erano macerie ovunque", la testimonianza di Faisal, che spiega "molti dei feriti hanno perso degli arti". Sia Faisal che l'Osservatorio riferiscono di attacchi aerei anche in altre zone controllate dall'opposizione ad Aleppo, compresa Myassar, ma a questo proposito non si fa alcun cenno a vittime. Da circa due settimane gli aerei da guerra e gli elicotteri del governo del presidente Bashar al Assad hanno preso di mira le zone della città controllate dai ribelli.
Secondo gli attivisti, sono oltre 400 i morti registrati dall'inizio dell'offensiva il 15 dicembre. Aleppo è uno dei principali fronti della guerra civile da quando i ribelli vi hanno lanciato un'offensiva a metà del 2012. Da allora la città ha subito notevoli danni nei combattimenti ed è praticamente divisa fra zone sotto controllo del governo e aree in mano all'opposizione.
Drammatica anche la situazione nel vicino Libano dove si è aggravato il bilancio dell’attentato che ieri ha sconvolto Beirut. È morto un ragazzo di 19 anni che era rimasto ferito nell'esplosione dell'autobomba, portando così a sette il bilancio delle persone decedute nell'attacco, che aveva come obiettivo un noto politico libanese, Mohammed Chatah, 62 anni, anche lui rimasto ucciso, su posizioni critiche nei confronti della Siria a del gruppo Hezbollah che appoggia le forze del presidente siriano Bashar al Assad. Le autorità hanno fatto sapere che Chatah sarà sepolto a mezzogiorno di domenica nella moschea Mohammed Al-Amin nel centro di Beirut. Il governo del Libano ha dichiarato domani giornata di lutto nazionale per le vittime dell'attentato...
(Rai Giornaleradio)

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