Quasi tre milioni in fuga dalla Siria...


Su 2.900.000 che cercano asilo nei Paesi vicini, più di un milione sono bambini: sono i dati forniti dalla Ong Plan. I responsabili di Plan Egitto vogliono ottenere dal governo egiziano un permesso speciale per assistere i rifugiati...



2.900.000 siriani hanno già abbandonato il Paese d’origine e cercano protezione negli Stati vicini. Tra questi, 1.119.711 sono bambini. Ogni giorno si registra una media di 5.100 esuli (dal 2013): entro la fine del 2013 potrebbero arrivare a tre milioni e, poiché non vi sono segnali di una soluzione nel breve-medio termine, al termine del 2014 saranno 5 milioni. 
I profughi siriani sono aumentati anche in Egitto: a partire dal 24 novembre ne erano presenti 127.876, nell’ultimo aggiornamento si registra un aumento di 963 siriani; ad Alessandria d’Egitto l’attuale stima è di 28.203. Il resoconto regionale dell’Inter-agency  stima che sono ben 204.000 i non registrati solo in Egitto per un totale di 333.876:  il 77,1% di essi è arrivato passando dal Libano, il 12,3% dalla Giordania e il 10,6% da altri Stati. 
 
Lungo il Sinai, la Libia e le rotte lungo il Sudan c’è stato nelle ultime settimane un aumento di traffico di minori e di bambini non accompagnati. Sebbene qualche passo sia stato fatto da parte del governo egiziano a favore dei profughi siriani in termini di salute e istruzione, la comunità siriana non è vista positivamente in Egitto: a Damietta a metà novembre le scuole dichiaravano di non poter accogliere gli studenti siriani perché troppo gremite di bambini. È emerso però, da fonti autorevoli, che in realtà era in grado di accoglierne altri, ma non c’era l’intenzione di riceverli. Questo è solo un caso evidenziato, e non è isolato.
 
Plan Egitto si sta mettendo d’impegno per ottenere dal governo egiziano uno speciale permesso per assistere i rifugiati. Sono riusciti a incontrare il capo della sezione INGO (Agenzia Interregionale delle ONG internazionali) il 5 dicembre; il quale ha confermato che, in linea di principio, il MOFA (ministero degli Esteri) non ha obiezioni per tale proposta, a condizione che ogni lavoro intrapreso miri a beneficiare anche la popolazione egiziana. Ora Plan Egitto dovrà incontrare il ministro della Solidarietà Sociale, la data è da definirsi.
 
Plan ha presentato una proposta dettagliata in materia di protezione dei bambini, istruzione, mezzi di sussistenza e salute: Il progetto si basa sui programmi già esistenti nelle aree di lavoro in Egitto per ampliare l’intervento umanitario ai rifugiati siriani 
 
Nel frattempo, al Cairo la situazione è tutt’altro che tranquilla: il coprifuoco imposto dal governo è stato tolto, ma la situazione è ancora instabile con proteste da parte dei sostenitori di Morsi. Nelle ultime due settimane c’è stato un aumento di ribellioni spontanee – specialmente nelle zone universitarie del Paese – contro la recente legge anti dimostrazioni; la polizia è intervenuta con gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti....
(Vita.it)

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