“La Siria è il tuo Paese Padre Paolo ” 4 dicembre 2011 – per non dimenticare...



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Il 4 dicembre 2011, a 9 mesi di distanza dall’inizio della repressione in Siria, i manifestanti pacifici che, da nord a sud del Paese erano scesi nelle strade e nelle piazze per chiedere riforme, libertà e la caduta del regime, decisero di dedicare quella domenica a un siriano speciale. Anzi, un italo-siriano, Padre Paolo Dall’Oglio, gesuita fondatore della comunità di MarMusa, in Siria da oltre 30 anni anni.
Quella domenica tutte le manifestazioni avevano un unico filo conduttore e un unico titolo: “La Siria è il tuo Paese, Padre Paolo”. Un messaggio di solidarietà importante rivolto al religioso cristiano a cui il regime aveva intimato il silenzio a causa delle sue posizioni apertamente contrarie alla violenza usata dal regime stesso contro i manifestanti inermi e inneggianti l’avvio di una nuova stagione per la Siria, rispettosa della libertà e dei diritti umani. Padre Paolo Dall’Oglio aveva confermato che le autorità di Damasco avevano minacciato di espellerlo se non avesse smesso di parlare di libertà e della necessità di fermare il bagno di sangue in tempo. Quelle manifestazioni del 4 dicembre 2011, ignorate dal resto del mondo, per i siriani avevano un significato importante: ribadire che il dialogo, la convivenza di tutti i figli della Siria, di qualunque etnia e religione, sono alla base della millenaria cultura siriana e nessuno avrebbe accettato che venissero minate alla base. Il gesuita non è un simbolo solo per la comunità cristiana siriana, ma per l’intero popolo.
Il resto è storia: il regime ha innalzato il livello delle violenze, provocando migliaia di vittime di ogni età, fede ed etnia, Padre Paolo, dopo un periodo di silenzio forzato, era tornato a denunciare i crimini del regime ed è stato espulso dalla Siria, il 12 giugno 2012, sempre nell’indifferenza del mondo le violenze non accennano a placarsi. Dallo scorso luglio di Padre Paolo, tornato clandestinamente nella sua amata patria adottiva, la Siria, per riprendere la sua attività di dialogo, non abbiamo più notizie.
Gli auguri di Natale più sentiti vanno a lui, perché i siriani di ogni religione ed età non lo dimenticano e non lo dimenticheranno mai.
L’immagine è la locandina originale del 4 dicembre 2011: “4 dicembre domenica intitolata ‘La Siria è il tuo paese Padre Paolo’ La Siria, con la sua storia e il sangue dei suoi martiri è la patria di tutte le persone libere”.

Qameshly, manifestazione del 4 dicembre 2011 dedicata ai siriani liberi e a Padre Paolo

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