La preghiera di un bambino di Arrastan: bashar abbia pietà di noi...(video)


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29 novembre 2013  - Arrastan, provincia di Homs
Citizen reporter: “Che messaggio vorresti mandare a bashar al assad?”
Bambino: “Vorrei dirgli solo una cosa: abbi misericordia di noi. Vogliamo che ci lasci in pace, che smetta di colpirci con i suoi ordigni. Vorrei che ripristinasse il funzionamento dell’acqua, del gas, vorremmo avere cibo; l’energia elettrica… va bene, possiamo anche farne a meno. Ogni giorno ci sono almeno due o tre martiri nel quartiere; ieri sono stati cinque o sei. Io sono stato ferito cinque giorni fa”.
Quello nelle immagini è un bambino siriano sui dieci anni, che ha un tono di voce, una pacatezza e un pensiero da adulto, da persona vissuta, matura. La sua infanzia è stata violata dalle incessanti violenze, da quei bombardamenti che lui stesso descrive come incessanti; eppure la sua innocenza, la grazia del suo essere bambino sembra vincere anche sull’orrore, tanto da spingerlo a rivolgersi al suo carnefice chiedendo Misericordia.
Una parola che fa tremare il mondo, talmente impegnativa da venire sempre più spesso censurata.
Misericordia per i bambini siriani, per quelli che stanno lottando con ogni forza per sopravvivere agli orrori e agli stenti, che stanno affrontando il terzo inverno consecutivo al freddo, senza riscaldamento, né scuola, né nutrimento adeguato.
Misericordia per i bambini siriani.

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