Dall’Oglio, inghiottito dal buio del conflitto siriano...


Ancora nessuna rivendicazione per il religioso, vittima di una guerra grande quanto il Medio Oriente

Il 29 luglio scorso padre Paolo Dall’Oglio è stato rapito in Siria, inghiottito dal buio di un conflitto del quale non si vede la fine. La sua storia però non è solo quella di un religioso sequestrato in un teatro di guerra in cui tutto diventa possibile e un monaco cristiano viene portato via da qualche gruppo armato per ottenere un riscatto o ricattare qualcuno. Dall’Oglio, che domenica scorsa ha compiuto 59 anni, è stato uno dei più decisi oppositori del regime di Bashar al Assad; nel messaggio per il Ramadan scritto dal gesuita all’inizio di luglio, poco prima quindi di essere rapito, ha definito il governo di Damasco «un regime che per più di quarant’anni ha assoggettato l’insieme della popolazione al potere della tortura, dell’intimidazione, del lavaggio dei cervelli e del culto del duce». Parole pesanti alle quali Dall’Oglio ha aggiunto una condanna decisa dell’estremismo islamico responsabile di aver danneggiato gravemente la rivoluzione siriana e «sfigurato l’Islam»....

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