Siria, terzo giorno di negoziati Risoluzione dell'Onu, Usa pronti a rinunciare alla minaccia militare...

Ban Ki-moon scettico su intenzioni di Damasco. Washington
non insisterà nell'inserire nell'accordo l'eventuale uso della forza



Le delegazioni dei due Paesi, formate da esperti di armi chimiche, disarmo e sicurezza, si sono riunite fino a tarda notte. Gli Usa non insisteranno nell’inserire nella bozza di risoluzione dell’Onu la minaccia di un’azione militare contro il regime siriano. Ban Ki-moon scettico su intenzioni di Damasco

Ginevra, 14 settembre 2013  - Usa e Russia entrano oggi nel terzo giorno consecutivo dei complessi negoziati per concordare le modalità che garantiscano che la Siria si liberi delle armi chimiche, che non le produrrà più e che quelle esistenti saranno distrutte. Le delegazioni dei due Paesi, formate da esperti di armi chimiche, disarmo e sicurezza, si sono riunite fino a tarda notte, senza la presenza di Kerry e Lavrov, che torneranno a incontrarsi stamane prima di offrire una conferenza stampa congiunta.

USA RINUNCIANO A MINACCIA A DAMASCO - Gli Usa non insisteranno nell’inserire nella bozza di risoluzione dell’Onu la minaccia di un’azione militare contro il regime siriano, se questo non manterrà l’impegno a consegnare le armi chimiche che possiede: lo hanno segnalato fonti diplomatiche, che dunque indicano un drastico cambiamento di posizione di fronte alla pressione della Russia.
L’opzione militare rimarrà pertanto esclusa dal progetto di risoluzione che sarà presentato al Consiglio di Sicurezza dell’Onu e che rimane in sospeso in attesa del risultato della riunione in corso a Ginevra tra i capi della diplomazia di Stati Uniti, John Kerry, e Russia, Serghei Lavrov.
BAN KI MOON SCETTICO - In un’intervista al canale tv France 24, il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon si è detto ieri sera scettico circa la volontà di Damasco di smantellare il suo arsenale chimico sotto supervisione internazionale. Pur considerando “incoraggiante” l’iniziativa russa in questa direzione e la risposta di Damasco, Ban ha detto di “constatare un certo scetticismo della comunità internazionale, che io condivido. E’ molto importante - ha aggiunto - che le autorità siriane applichino ciò che hanno detto in modo veritiero e corretto” per dimostrare la loro buona fede.
Il segretario generale dell’Onu ha anche chiesto “una ferma e decisa azione da parte della comunità internazionale” se il rapporto degli ispettori delle Nazioni unite attestasse l’uso di armi chimiche: “Se fosse confermato da un esame scientifico che le armi chimiche sono state utilizzate sarebbe una grave violazione delle leggi internazionali. La comunità internazionale dovrà prendere misure ferme per garantire che questo tipo di crimine non accada di nuovo e per assicurare i responsabili alla giustizia. Il Consiglio di sicurezza dovrà svolgere un ruolo decisivo”. Ban ha infine detto che l’Onu ha cercato di organizzare una conferenza di pace in Siria “nel mese di ottobre” chiamata Ginevra 2, ma ha aggiunto: “Dobbiamo lavorare molto duramente” per raggiungere questo obiettivo...
(Quotidiano.net)

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