Siria, sostanze chimiche arrivate dalla Germania Berlino ammette: 140 tonnellate. Mosca: «Mai venduto sarin»....
Non solo la Russia. L'arsenale chimico di Assad è anche made in Berlino. La Germania in passato ha venduto alla Siria quasi 140 tonnellate di sostanze chimiche che possono essere state utilizzate per la composizione del gas sarin, lo stesso agente usato per l'attacco alla periferia di Damasco che lo scorso 21 agosto ha causato numerose vittime.
È quanto emerso da una risposta fornita dal governo tedesco a un'interrogazione parlamentare del partito della sinistra radicale Die linke.
«VENDUTE PER SCOPI CIVILI».Ufficialmente, ha spiegato il governo, le sostanze chimiche sono state vendute per scopi civili. Le spedizioni sarebbero avvenute nel 2002-2003 (40 tonnellate), all'epoca del governo rosso-verde di Gerhard Schroeder, e nel 2005-2006 (97 tonnellate), durante la grande coalizione tra Cdu/Csu e Spd guidata dall'attuale cancelliera Angela Merkel.
Stando a quanto emerso, ha scritto la Dpa, anche alcune imprese dagli Usa e dalla Gran Bretagna avrebbero venduto sostanze chimiche potenzialmente pericolose alla Siria.
Chi continua a negare di avere responsabilità nell'armamento chimico del regime siriano è Mosca.
IL CREMLINO: «RAZZI SOVIETICI, IL GAS NO». Secondo quanto affermato dal capo dell'amministrazione presidenziale, l'Unione sovietica non ha mai fornito a nessun Paese straniero razzi con gas sarin. Il braccio destro di Putin ed ex ministro della Difesa, Serghiei Ivanov, ne ha parlato riferendosi al rapporto Onu secondo cui sarebbero cirilliche le lettere incise su uno degli ordigni chimici usati nell'attacco del 21 agosto scorso in Siria.
«Siccome ho ricoperto per sei anni la carica di ministro della Difesa», ha spiegato Ivanov, «posso dire con cognizione di causa che queste scritte in cirillico si trovavano sui razzi terra-terra prodotti in Unione sovietica tra il 1950 e il 1960. Sono razzi molto vecchi e in epoca sovietica questi razzi sono stati forniti a decine di Paesi, per esempio alla Libia, ma l'Urss non ha mai fornito gas sarin a nessuno»....
(Lettera 43)
È quanto emerso da una risposta fornita dal governo tedesco a un'interrogazione parlamentare del partito della sinistra radicale Die linke.
«VENDUTE PER SCOPI CIVILI».Ufficialmente, ha spiegato il governo, le sostanze chimiche sono state vendute per scopi civili. Le spedizioni sarebbero avvenute nel 2002-2003 (40 tonnellate), all'epoca del governo rosso-verde di Gerhard Schroeder, e nel 2005-2006 (97 tonnellate), durante la grande coalizione tra Cdu/Csu e Spd guidata dall'attuale cancelliera Angela Merkel.
Stando a quanto emerso, ha scritto la Dpa, anche alcune imprese dagli Usa e dalla Gran Bretagna avrebbero venduto sostanze chimiche potenzialmente pericolose alla Siria.
Chi continua a negare di avere responsabilità nell'armamento chimico del regime siriano è Mosca.
IL CREMLINO: «RAZZI SOVIETICI, IL GAS NO». Secondo quanto affermato dal capo dell'amministrazione presidenziale, l'Unione sovietica non ha mai fornito a nessun Paese straniero razzi con gas sarin. Il braccio destro di Putin ed ex ministro della Difesa, Serghiei Ivanov, ne ha parlato riferendosi al rapporto Onu secondo cui sarebbero cirilliche le lettere incise su uno degli ordigni chimici usati nell'attacco del 21 agosto scorso in Siria.
«Siccome ho ricoperto per sei anni la carica di ministro della Difesa», ha spiegato Ivanov, «posso dire con cognizione di causa che queste scritte in cirillico si trovavano sui razzi terra-terra prodotti in Unione sovietica tra il 1950 e il 1960. Sono razzi molto vecchi e in epoca sovietica questi razzi sono stati forniti a decine di Paesi, per esempio alla Libia, ma l'Urss non ha mai fornito gas sarin a nessuno»....
(Lettera 43)
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