Siria, l'Unicef lancia l'allarme per 400.000 civili intrappolati ad Homs...

Mentre il presidente Assad torna in TV, pochi giorni fa, per annunciare la "vittoria vicina" dell'esercito siriano l'Unicef lancia l'allarme per 400mila civili...

In una rara apparizione televisiva pubblica, molto diluite da due anni a questa parte, il presidente siriano Bashar al-Assad si è detto certo della vittoria imminente dell’esercito regolare siriano: in visita a Daraya, città strappata ai ribelli con la forza dei bombardamenti e, denunciano in molti, con l’appoggio della follia delle truppe di Hezbollah e l’uso di gas sarin, Assad si è rivolto ai suoi soldati nella piena consapevolezza di avere gli occhi del mondo puntati addosso.
Secondo le più recenti stime dell’ONU dall’inizio del conflitto sono 93.000 le vittime tra i civili, tra cui 6.500 bambini, mentre sarebbero ben 4.250.000, quasi 2 milioni dei quali minori, i civili siriani costretti ad abbandonare le loro case; i profughi, rifugiatisi nei campi in Libano, Turchia ed Israele, sarebbero circa 1,76 milioni (tra cui 897.000 bambini), ma il conteggio sale costantemente.
L’Unicef ha invece denunciato una situazione di altissimo rischio per oltre 400.000 persone che vivono ad Homs, città dove si sta consumando una battaglia strada per strada, quartiere per quartiere, che non risparmia niente e nessuno: i ribelli assaltano a colpi di mortaio i quartieri alawiti, cioè popolati da maggioranze della stessa setta di Assad, e sarebbero avvantaggiati nei combattimenti in città.
Altro discorso però sono le vie d’accesso ad Homs, completamente bloccate dall’esercito di Assad sia in entrata che in uscita: i posti di blocco impediscono l’arrivo di aiuti umanitari e lafuga di 400.000 civili (in maggioranza donne e bambini, sostiene l’Unicef), che si sarebbero rifugiati nel quartiere di Waer, ad ovest di Homs:
“Notizie segnalano combattimenti quotidiani e intensi, lanci di razzi e tiri di mortaio provocano numerose vittime. […] Rivolgo un appello a tutte le parti per permettere alle famiglie attualmente intrappolate a Waer che cercano di partire di poterlo fare in tutta sicurezza.”
ha dichiarato Anthony Lake, direttore generale dell’Unicef. Secondo numerosi rapporti, definiti “credibili” dalle Nazioni Unite e provenienti anche dalla stampa internazionale presente in città (nessun membro dell’Onu è ancora riuscito a mettere piede ad Homs), ci sarebbero anche dei bambini catturati negli scontri....

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