PROIBITE PER DECRETO TRANSAZIONI IN VALUTA STRANIERA...

Un decreto presidenziale appena approvato ha reso illegali, in Siria, le transazioni in valuta straniera rendendo di fatto la lira siriana l’unica moneta riconosciuta nel paese. Lo riferisce l’agenzia stampa siriana Sana secondo cui il decreto, che mostra un altro aspetto del conflitto in corso, prevede per i trasgressori pene detentive o ai lavori forzati.
Dall’inizio del conflitto civile che tiene in ostaggio il paese da oltre due anni, la moneta nazionale ha perso i tre quarti del suo valore in rapporto al dollaro, passando da 50 lire a 200 per l’equivalente di un dollaro americano. Il provvedimento finanziario dunque, mira ad arrestare il numero crescente di transazioni in valuta straniera, che contribuiscono ad accelerare il crollo della lira.
Il tutto, in un contesto di crisi economica senza precedenti, anche in seguito alle sanzioni adottate dalla comunità internazionale nei confronti di Damasco. Le vendite petrolifere, ad esempio, che prima del marzo 2011 costituivano la principale voce delle esportazioni nazionali solo calate – secondo dati del ministero – da 380.000 barili al giorno a poco più di 20.000.
La guerra inoltre ha letteralmente azzerato i profitti provenienti dal turismo e in molte zone rurali, anche le coltivazioni agricole hanno subito perdite incalcolabili.
Tuttavia gli stipendi della pubblica amministrazione e – dato non irrilevante – della gerarchia militare, continuano ad essere versati regolarmente grazie al flusso proveniente da conti cifrati domiciliati in paesi amici, come Cipro e Libano e dalla generosità degli alleati di Mosca...
(MISNA)

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